Autolinee private, tagli in vista

Si parla del 20 per cento, ci saranno esuberi. Firmato il contratto Provincia-Cstp

In attesa di capire quale sarà il piano ufficiale che la Regione intende proporre al Governo relativamente al comparto dei trasporti, la Provincia di Salerno ha ufficialmente chiesto a tutte le aziende di procedere alla bozza di una rimodulazione del servizio nell’eventualità della mancanza di compensazione dell’Iva da parte dell’amministrazione regionale.

Si tratta di quello che l’assessore regionale Vetrella nella bozza di piano presentata nell’ambito della Consulta regionale per i trasporti ha definito “piano 0”, che potrebbe prevedere una decurtazione di circa il 20,5 per cento dei chilometri annuali per singola azienda. Verrebbero dunque a mancare su tutto il territorio provinciale circa 5 milioni di chilometri. Va però precisato che anche nell’ipotesi alternativa del piano esiste comunque un taglio, che sarebbe invece di circa il 10 per cento.

Le aziende, pur consapevoli che si tratta ancora di un’ipotesi e non di un piano attuativo, reagiscono male: un taglio di questa portata, che la Provincia definisce rimodulazione, andrebbe ad incidere pesantemente sui bilanci delle imprese creando centinaia e centinaia di esuberi solo in provincia di Salerno. In pre-allarme anche le organizzazioni sindacali che, temendo per il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, potrebbero innanzi tutto chiedere un confronto con le Istituzioni e con la Prefettura o addirittura proclamare scioperi e stati di agitazione.

I piani di rimodulazione, in ogni caso, vanno presentati ai funzionari della Provincia entro il prossimo quattro gennaio. I chilometri eventualmente persi potrebbero però essere recuperati sotto fora di servizi aggiuntivi.

Firmato invece ieri mattina a Palazzo Sant’Agostino il contratto di servizio del Cstp con la Provincia. Adesso non resta che inviare il piano industriale al Ministero per lo sviluppo economico per ottenere il via libera definitivo per il rilancio aziendale.

«Questa firma – ha commentato ieri il commissario straordinario Raimondo Pasquino – rasserena tutti e ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità. Adesso dovremo fare i calcoli per capire quanti esuberi derivano dal contratto che abbiamo stipulato e che è da ritenersi valido dal primo gennaio 2014».

Nel nuovo contratto sono contemplati 7 milioni e 900mila chilometri l’anno, quasi un milione in meno di quelli percorsi fino ad oggi dal Cstp relativamente alle tratte extra urbane. «Nessuno va per strada – ha comunque precisato Pasquino che sul personale in esubero non ha voluto sbilanciarsi – saranno trattati con ammortizzatori sociali fra cassa integrazione, mobilità e contratti di solidarietà».

Andrà anche fatta richiesta alla Regione per tutto il 2014. L’azione del commissario prosegue nell’ottica della migliore e più efficace razionalizzazione: tutto sotto la lente d’ingrandimento fra officine, manutenzione, polizze assicurative. Non un solo euro sarà sprecato anche se la questione del costo del personale rimane di primaria importanza. Il 27 è infatti in programma una riunione proprio con i sindacati perché va rinnovato l’accordo per la cassa integrazione.

«Bisognerà battagliare – ha detto Pasquino – ma nell’interesse di tutti e del salvataggio dell’azienda ognuno deve fare la sua parte, perché purtroppo, al di là di tutto, la spesa maggiore di questa azienda è proprio quella per il personale». Ogni quattro mesi poi bisognerà render conto di tutto al Comitato di vigilanza.

Infine una precisazione sui debiti a cui fece riferimento il consigliere provinciale Pd Giovanni Coscia: «Non sono debiti – ha detto Pasquino – sono trattenute a garanzia del contratto, che poi ci vengono restituite. Non è corretto dire che la Provincia ha debiti col Cstp».

Carmen Incisivo

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