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Auto vendute e firme false Tre persone a giudizio

Rischiano il processo Claudio Masturzo, di Nocera Inferiore, Giona Buonocore, di San marzano sul Sarno e Domenico Vicidomini, anche lui di Nocera, accusati in concorso di falso in scrittura privata,...

Rischiano il processo Claudio Masturzo, di Nocera Inferiore, Giona Buonocore, di San marzano sul Sarno e Domenico Vicidomini, anche lui di Nocera, accusati in concorso di falso in scrittura privata, con una ulteriore accusa di calunnia formalizzata solo per Masturzo.

I tre precostituirono una falsa documentazione per una compravendita automobilistica, affare da chiudere a danno dell’inconsapevole proprietaria di un’autovettura. In particolare, Buonocore è chiamato a rispondere in qualità di titolare dello studio di pratiche automobilistiche “Caravaggio”, per aver agito nelle funzioni di pubblico ufficiale «con i poteri di autenticazione attribuitegli dalla legge», nell’atto di vendita di una Bmw x3, presso la sua agenzia a San Marzano sul Sarno, su istigazione dei due. Tutti attestavano falsamente in concorso la presenza della proprietaria al momento della sottoscrizione, il giorno 4 marzo 2010, confermando per iscritto la sua volontà di vendere la macchina, in realtà non veritiera, perché, secondo l'accusa, il documento fu chiuso con l’apposizione fasulla della sua firma, con un’altra mano a sostituirsi alla sua. Ancora, il solo Masturzo è accusato anche del reato di calunnia, per aver incolpato successivamente la stessa proprietaria della vettura del reato di ricettazione, presentando ai vigili urbani di Nocera Inferiore una denuncia di smarrimento con oggetto due assegni bancari, in realtà consegnati in pagamento alla stessa proprietaria, oltre un anno dopo, quale porzione del pagamento della macchina incriminata, in data venticinque gennaio 2011.

L’indagato, in particolare, dopo aver versato nelle sue mani i titoli bancari, dell’importo di millecinquecento euro ciascuno, datati trenta ottobre e trenta dicembre 2010, entrambi tratti da un conto corrente acceso presso la filiale banca della Campania di Nocera Superiore, ha sporto la denuncia per renderli non spendibili, provando un ulteriore raggiro. La vittima, una ragazza venticinquenne di Pompei, ha denunciato il pasticcio alla sezione polizia giudiziaria della procura di Nocera Inferiore, avviando le ricostruzioni dei fatti contestati, a partire dalle indicazioni della proprietaria della vettura, con il successivo pagamento reso inutilizzabile con un escamotage.

La procura ha chiesto il processo per i tre, difesi dall’avvocato Antonio Sarno e dall’avvocato Matteo Feccia. I tre sono chiamati a rispondere di falso in scrittura privata in concorso, col solo Masturzo accusato anche di calunnia nei confronti della proprietaria, parte offesa nel procedimento e denunciante. Ora toccherà la giudice stabilire la sussistenza di eventuali responsabilità.

Alfonso T. Guerritore

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