l’inchiesta

Auto riciclate: Sorrentino dal magistrato

La procura chiede il giudizio immediato per il trentaduenne Mario Sorrentino, trentaduenne titolare di una autoconcessionaria a Nocera Inferiore accusato di riciclaggio. All’interno dell’area...

La procura chiede il giudizio immediato per il trentaduenne Mario Sorrentino, trentaduenne titolare di una autoconcessionaria a Nocera Inferiore accusato di riciclaggio.

All’interno dell’area commerciale dell’uomo i militari trovarono nove autovetture di provenienza furtiva, con elementi identificativi alterati, pronte alla rivendita sul mercato. L’uomo fu raggiunto da misura cautelare agli arresti domiciliari nel novembre scorso, su richiesta del pm competente Robeerto Lenza, con l’ordinanza disposta dal gip del tribunale di Nocera inferiore, parte di una più ampia attività investigativa, sulle tracce di un giro di vetture rubate da reimmettere nel mercato, con la contestata accusa di commercio di macchine provento di riciclaggio presso la propria autoconcessionaria, con sede a Nocera Inferiore.

Secondo gli accertamenti le auto venivano reinventate numericamente attraverso l’operazione dalla ribattitura a regola d’arte del codice marcato sul telaio, per essere successivamente messe in vendita come nuove. L’indagine cominciò il cinque marzo 2014, con un lavoro di ricostruzione e analisi tecnico-scientifica tramite lavoro di personale specializzato del Reparto Operativo carabinieri di Salerno, che ha eseguito accertamenti tecnici elettrolitici per risalire ai numeri di telaio originari.

Sotto le nuove targhette, prese da auto in piena regola, pulite per tornare in strada, c’erano modelli identici sottratti da altri soggetti ai legittimi proprietari. Il meccanismo truffaldino prevedeva l’acquisto di autovetture incidentate. Contemporaneamente all’esecuzione della misura cautelare Nei confronti del rivenditore, difeso dall’avvocato Sirica, l’attività fu affidata ad un amministratore giudiziario.

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