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Auto contro un cancello: muore 46enne

Incidente sulla Statale 166. Il capaccese Vincenzo Ferruzzi potrebbe aver perso il controllo della vettura per un malore

CAPACCIO PAESTUM. Sbanda con la sua auto e finisce contro una cancellata: questa la terribile dinamica dell’incidente stradale che ha provocato la morte di Vincenzo Ferruzzi, 46 anni, residente a Capaccio Paestum. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio in via Vuccolo Maiorano lungo la strada statale 166, che collega i comuni di Roccadaspide con Capaccio. A quanto pare, a causare l’incidente potrebbe essere stato causato da un improvviso malore del guidatore.

Stando ad una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione di Capaccio capoluogo, diretti dal comandante Maurizio Balistrieri, che hanno proceduto con i sopralluoghi, la vittima ha perso il controllo della sua vettura, una Volkswagen Golf, mentre transitava su un rettilineo della statale. L’auto, ormai senza più controllo, ha sbandato schiantandosi contro una cancello in ferro. L’impatto è stato violentissimo: il quarantaseienne ha battuto con la testa riportando delle lesioni che non gli hanno lasciato scampo.

Subito dopo l’incidente stradale è stata allertata la centrale operativa del 118. Sul posto è sopraggiunta un’ambulanza e, contestualmente, vista la gravità della situazione è stata allertata anche l’eliambulanza. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi dei sanitari, per Vincenzo Ferruzzi non c’è stato niente da fare. Il suo cuore ha cessato di battere e non è stato possibile rianimarlo. Sul posto i carabinieri, agli ordini del capitano Francesco Manna, che hanno proceduto con i necessari rilievi tecnici per ricostruire la dinamica. Della vicenda è stato avvisato il magistrato di turno. Il medico legale ha proceduto con un esame esterno della salma. Accertato che si è trattato di un incidente stradale, il magistrato non ha ritenuto opportuno disporre l’esame autoptico. Effettuate le formalità di rito, la salma è stata rilasciata ai familiari: i funerali si svolgeranno oggi, alle 15, nella chiesa di Santa Rita, al Rettifilo.

Ferruzzi era sposato e non aveva figli. Svolgeva l’attività di saldatore in un’impresa del posto, che si occupa della lavorazione del ferro. Il 46enne, conosciuto come Enzo, era una persona benvoluta soprattutto nella contrada Feudo, dove viveva con la sua famiglia. La sua morte ha suscitato molto sconcerto, la comunità si è stretta intorno ai familiari che hanno perduto così tragicamente il proprio congiunto.

L’ultimo incidente mortale verificatosi nel comprensorio è stato lo scorso dicembre a Giungano. Vittima un tunisino 18enne che viaggiava in auto insieme con un connazionale. I due tunisini stavano procedendo in direzione Agropoli quando il guidatore perse il controllo del mezzo, finendo contro un albero e poi contro la Opel Astra che stava sopraggiungendo. L’impatto fu violento e l’auto con i due giovani a bordo si ribaltò. Le condizioni dei due stranieri erano gravi. Dopo le prime cure sul posto entrambi furono trasportati in ospedale. Il 18enne fu portato a Battipaglia dove i sanitari cercarono inutilmente di salvarlo. A nemmeno un mese di distanza un altro tragico incidente nella vicina Capaccio.

 

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