Autismo: un corto per educare i bimbi a riconoscerlo

“Senza corazza” è il nome del progetto che vuole sensibilizzare sull’autismo partendo dai più piccoli. Un’iniziativa nata per volontà del Rotary Club Salerno Duomo e della cooperativa Giovamente, con...

“Senza corazza” è il nome del progetto che vuole sensibilizzare sull’autismo partendo dai più piccoli. Un’iniziativa nata per volontà del Rotary Club Salerno Duomo e della cooperativa Giovamente, con il patrocinio del Comune. L’obiettivo è soprattutto far conoscere ai giovani ragazzi le problematiche e le esigenze dei loro potenziali compagni di scuola con bisogni speciali. Molto spesso proprio i bambini normodotati sono quelli a cui non viene insegnato come si deve approcciare con chi è affetto da autismo. Presso l’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Mercatello è stato proiettato un cortometraggio, finanziato dal Rotary, che riproduce un fumetto ideato dalla pedagoga Rosa Mandia e disegnato da Enzo Lauria e Antonio Scarpetta, fumettista e animatore per Walt Disney.
All’incontro hanno partecipato anche Luca Goffredo, presidente della cooperativa Giovamente, Maurizio Fasano, presidente del Rotary Club Salerno Duomo, l’assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano insieme con il direttore Rosario Caliulo, la dirigente scolastica Barbara Figliolia e la dottoressa Mandia.
«Abbiamo portato alla luce questa iniziativa – dichiara Fasano - per diffonderla il più possibile nelle scuole affinché i ragazzi che si relazionano con i bambini autistici possano essere adeguatamente istruiti per evitare ulteriori problematiche. Ci siamo avvicinati alla tematica dell’autismo da circa un anno. Siamo sicuri che il Rotary Salerno Duomo potrà continuare a coltivare anche altre iniziative di solidarietà come questa».
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato molti alunni della scuola, la pedagoga Mandia è riuscita a dialogare con i ragazzi, spiegando loro la gestualità e gli atteggiamenti tipici dei bambini autistici, per fornire coordinate su come riconoscerli e gestirli nel miglior modo possibile.
Attraverso l’esperienza del protagonista del corto, Guglielmo, si è arrivati a spiegare come le corazze posso cadere grazie alla partecipazione di tutti. Grande soddisfazione è stata espressa dalla dirigente Figliolia che ha affermato: «la scuola ha l’obbligo di creare questi spazi perché gli alunni sono sensibili e bisogna stimolarli a riflettere e a confrontarsi su questa tematica. “Se conosci l’autismo lo ami”, non poteva essere scelto slogan migliore. Tutti siamo chiamati in causa – conclude- e ognuno, anche il più piccolo degli alunni, deve imparare a svolgere la propria parte con naturalezza e amore verso il proprio compagno».
Rossella Fusco
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