«Autismo, conoscere per capire»

Questo pomeriggio, nel complesso monumentale san Francesco, i volontari dell’associazione Spirito Libero onlus, in occasione della Giornata mondiale sull’autismo, hanno organizzato l’incontro “Conoscere per capire - Percorsi di crescita e inclusione per una migliore qualità della vita”.

La sindrome dell’autismo si manifesta con una media di 4 bambini su 10mila con un rapporto maschi - femmine di 3 a 1. Nei soli comuni dell’ambito del Piano sociale di cui Eboli è capofila i casi accertati di minori autistici sono 75, ma se a questi si aggiungono gli adulti, ovvero i non più adolescenti, allora il numero aumenta.

Oggi è una data importante per famiglie e ragazzi che vivono il peso di una malattia che nel quotidiano fa sentire la sua presenza attraverso l’imposizione di limiti fisici che incidono sulla qualità di vita. «I membri della nostra associazione - dice il presidente Marco Postiglione - sono genitori che intendono dare il proprio contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica, aiutare familiari e operatori, e divulgare informazioni corrette e aggiornate». «Questa ricorrenza - aggiunge Postiglione - mira a coinvolgere la popolazione rispetto a una sindrome molto diffusa. Autismo è il nome comune che si dà ad una serie di disturbi di natura neurobiologica, caratterizzati da difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale e dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e stereotipati». Sulla stessa linea la vicepresidente Enza Giovine: «la giornata di studio è stata pensata per sensibilizzare e formare il mondo dell’educazione e della cura al tema dell’autismo e per aumentare l’interesse e la conoscenza delle disabilità intellettive, potenziarne l’approccio medico sanitario, in termini di diagnosi e terapie, migliorare la condizione e qualità di vita delle persone coinvolte, nonché promuovere iniziative volte a contribuire alla realizzazione di un reale sistema di interventi coordinati e specifici volti a facilitare il processo di integrazione ed inclusione sociale della persona affetta da queste problematiche».

Gerardo Sorgente

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