Auschwitz e il viaggio nell’incertezza

Premiato lo scatto di Bosco al concorso fotografico “Angoli Remoti” di Fisciano

FISCIANO. Viaggio di inizio o di fine? Disperazione o speranza? Su questi interrogativi, contrastanti tra loro, si fonda il leit motiv che ha indotto la giuria tecnica di un concorso fotografico intitolato “Angoli Remoti”, tenutosi nella chiesa dell’Immacolata a Penta frazione del Comune di Fisciano, a scegliere lo scatto più bello, quello in grado di suscitare delle emozioni .

È stata premiata la stampa che ritrae un binario con lo sfondo “sfocato” del campo di concentramento di Auschwitz, scattata sul posto da Michele Bosco, residente a Penta, grande appassionato di fotografie e cultore delle arti in tutte le sue forme.

Il concorso, organizzato dall’associazione “Valori e Tradizioni” su iniziativa di Monica Ruggiero, Rocco Stigliani e Gianrocco D’Auria è stato inserito nell’ambito della festa religiosa in onore del “Beato Giovanni Paolo II” e di quella civile “Festa del Pastocchio”. La scelta della foto è stata eseguita da Gerry Capaccio, fotografo professionista di Lancusi, che ha espresso un giudizio tecnico molto preciso: «La foto l’ho interpretata come un viaggio nell’incertezza. Inizialmente nitido, come i binari che si vedono in modo limpido, e via via sempre più sfocato. Lo sfondo sfocato del campo di concentramento indica un futuro inquietante e incerto per tutti i deportati. Quando ho guardato l’immagine dentro di me è scaturito conflitto, rabbia, amore, odio, gioia, solitudine, lotta e “innocenza”». Breve, ma altrettanto significativo il commento del vincitore, Bosco: “Iniziative come queste vanno incentivate e sostenute».

Mario Rinaldi

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