Aumento delle tariffe Tari Protestano i commercianti 

L’associazione di esercenti e artigiani di Sala cerca il dialogo con la giunta «È assurdo che in un momento di crisi veniamo vessati con costi fissi eccessivi»

SALA CONSILINA. Sono già diverse le firme apposte sul foglio che sta facendo circolare nei negozi “Io C’Entro-Assocom”, l’associazione dei commercianti e degli artigiani di Sala Consilina che vuole sensibilizzare l’amministrazione comunale a un confronto sul rincaro della Tari, la tassa sui rifiuti aumentata in bolletta fino al 40 per cento. Un aumento che ha colpito solo i negozianti che dunque, dopo giorni di incontri hanno deciso di non strumentalizzare la questione o stimolare fratture con azioni forti, ma di avviare un dialogo per capirne di più.
Gli esercenti proprio non ci stanno a pagare una bolletta sui rifiuti che sfiora o in qualche caso supera i 1000 euro e continuano a ribadirlo a gran voce. Adesso si tenta la strada del discorso costruttivo con il sindaco Francesco Cavallone, con l’assessore al commercio, Antonio Lopardo, e i collega delegato all’ecologia, Vincenzo Garofalo, con il dirigente dell’area tributi, Giuseppe Spolzino. Lo scopo è avviare un confronto sull’aumento della Tari, sulla programmazione comunale e sui progetti utili alle attività commerciali. «Riteniamo assurdo che in un momento già critico per il commercio e le attività produttive – continuano i commercianti salesi - veniamo vessati con aumenti ingiustificati ed esorbitanti dei costi fissi, necessari per mantenere in vita i nostri esercizi».
Da Palazzo di Città si ribatte che le tariffe applicate sono in linea con i costi nel Vallo di Diano e filtra la disponibilità a un incontro, mentre l’assessore Garofalo raccoglie dati per rispondere con precisione ai quesiti della categoria. «Le risposte verranno fornite in una conferenza stampa», annuncia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo d’opposizione “Positivo” con un manifesto pubblico con il quale ribadisce l’inefficienza del governo cittadino. «Riteniamo che l’amministrazione comunale abbia il dovere di tutelare chi, con sacrifici enormi, ha scelto di rimanere a Sala Consilina per svolgere la sua attività - spiega Gherardo Giordano, presidente di “Io C’Entro-Assocom” – finora i costi imposti dal Comune, i più alti del Vallo di Diano, non sono giustificati da servizi e da investimenti mirati al settore, volti a sopportare le attività, ad incentivare le presenze nella città in modo da garantire anche visibilità e possibilità diverse».
Antonella Citro
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