le povertÀ

Aumenta il numero degli indigenti Dati choc dell’Ente

Anche dal Comune arrivano dati allarmanti sull’aumento della povertà. Dopo i dati diffusi dall’associazione Agorà, banco alimentare solidarietà, del responsabile, Antonio Ventre, che ha parlato di un...

Anche dal Comune arrivano dati allarmanti sull’aumento della povertà. Dopo i dati diffusi dall’associazione Agorà, banco alimentare solidarietà, del responsabile, Antonio Ventre, che ha parlato di un aumento di 290 famiglie indigenti, rispetto alle 60 del 2010, anche il Comune fa la sua valutazione sugli aiuti ai bisognosi che sono passati dai 140 del 2010 ai 500 del 2014.

«A causa della grave crisi economica che ha colpito il paese, afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Lamberti, e della consequenziale chiusura di diverse attività anche sul territorio cavese e quindi perdita di numerosi posti di lavoro, il disagio socio-economico delle famiglie cavesi in questi anni è notevolmente aumentato. In particolare dal 2010 ad oggi le richieste di aiuto economico straordinario sono quasi quadruplicate, passando dalle 140 del 2010 alle oltre 500 del 2014». L’amministrazione sostiene che sono aumentati i casi di persone anziane, spesso sole, sofferenti e in condizioni di estremo disagio, per i quali le politiche sociali e i servizi sociali, sono intervenuti per assicurargli assistenza e favorendo il ricongiungimento con qualche familiare. «In questi anni, sostiene Lamberti, in particolare dal settembre 2010, abbiamo sperimentato prima ed emanato poi diversi bandi per l’erogazione di buoni lavoro destinati alle famiglie disagiate, ed in modo specifico a quelle più numerose, con figli minori e/o con presenza nel nucleo familiare di una persona con disabilità».

Attualmente, sono impegnati in attività socialmente utili 42 cavesi appartenenti a nuclei familiari disagiati. Svolgono attività per 250 ore ed ogni ora è ricompensata con un voucher del valore di dieci euro. Dal 2010 ad oggi, hanno beneficiato di questa forma di assistenza attiva e positiva, e non quindi di mero assistenzialismo fine a se stesso, circa 120 cittadini disagiati.  A questo si aggiungono gli aiuti delle parrocchie e delle associazioni che distribuiscono pacchi alimentari. A ritirare il pacco alimentare sono 350 famiglie indigenti.  Da 60 famiglie del 2010 si è passati ad oggi a 350. Ad essere aiutate anche extracomunitari che fanno appello alla sensibilità dei promotori. Di mese in mese aumentano le richieste di famiglie che chiedono di essere inserite nell’elenco da inviare alla base logistica di Fisciano.

Annalaura Ferrara

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