Aule senza riscaldamento Proteste a San Severino

Il problema tecnico riguarda la sezione distaccata a via Biondo del liceo “Virgilio” I genitori chiedono interventi: «Ragazzi in classe con i cappotti e le sciarpe»

MERCATO SAN SEVERINO. Alunni e genitori dell’istituto “Publio Virgilio Marone” lamentano, per il plesso di via Biondo, il mancato o inadeguato sistema di riscaldamento nelle aule situate nei locali del centro sociale.

«Nelle classi i termosifoni funzionano a rilento – dichiarano le madri di studenti che frequentano appunto il centro sociale. Gli indirizzi di studio sono però allocati anche in via Ovidio Serino e nelle frazioni Pandola, Carifi e Valle.

«Il calore è impercettibile – fanno da contraltare i padri – e nelle fredde giornate invernali i nostri figli rimangono tra i banchi con sciarpe, giubbotti, cappotti e guanti». La questione è stata portata in assemblea dove è stato segnalato il problema agli organi istituzionali al vertice del “Virgilio”. Pare però che la criticità non sia stata affrontata in maniera concreta. «Eravamo d’accordo nel comperare delle stufette alogene – affermano le mamme – ma non abbiamo potuto farlo perché sarebbe saltato il contatore elettrico in dotazione alla scuola».

Dunque una ulteriore criticità: la corrente a singhiozzo. «Però – proseguono le donne – ora che la segreteria è rientrata in via Francesco Biondo, dopo alcuni anni che era situata al convento di S. Antonio, lì i termosifoni sembrano funzionare a dovere. Ma c’è di più: pare che all’atto dell’iscrizione al liceo venga richiesto un contributo “volontario” di 50 euro; la scadenza per la consegna è il 22 febbraio.

La motivazione recita che tale somma comprende «la quota di assicurazione, eventuali integrazioni di spese di funzionamento amministrativo, didattico, generale nonché investimenti e manutenzione dei plessi dell’istituto».

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