LA POLEMICA

Aule al gelo, protestano gli alunni

Rabbia alla Pietro da Eboli. Sui social l’audio di un bimbo: ho freddo alla schiena

EBOLI - Si trema nelle scuole, per l’aumento dei contagi legati al Covid. All’istituto comprensivo “Pietro da Eboli” si trema anche per un altro problema: i termosifoni. Spenti fino al 4 dicembre, sono stati messi in funzione il 6 dicembre. Con i termosifoni “accesi” sono state aperte le finestre per realizzare un riciclo dell’aria ed evitare contaminazioni pericolose. Il problema è che ora nelle aule della scuola Pietro da Eboli i bambini hanno freddo. I genitori hanno chiesto ai responsabili della scuola di chiedere un intervento dei manutentori comunali. Ci sarebbero stati diversi incontri tra i rappresentanti dei genitori, i vertici dell’istituto e l’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Marisei . Per un mese, sono state consumate tante parole. Ma a una soluzione non si è mai arrivati. La riprova, a dicembre, quando l’accensione dei riscaldamenti è diventata obbligatoria. Ieri mattina un audio sui social è diventato virale.

Una mamma ha messo sui social la testimonianza del figlio per far capire la drammaticità della situazione. Nella registrazione si sente la voce di un bambino della scuola Pietro da Eboli che racconta la sua giornata a scuola: «Stiamo con i giubbini addoddo, io ho freddo alla schiena ma indossando il giubbino non riesco a scrivere. I termosifoni sono accesi ma non riscaldano». Il bambino nell’audio più volte ribadisce la situazione di gelo in cui sono costretti a fare lezione. Le aule non si riscaldano. L’audio ha sollevato copiose polemiche. I genitori della scuola Pietro da Eboli attendono da mesi una risposta dal Comune sul regolare funzionamento dei termosifoni. Le rassicurazioni verbali sono state tante. Ma quando i genitori hanno chiesto al Comune che la ditta mettesse per iscritto che l’impianto di riscaldamento è a norma, le risposte non sono più arrivate. Di scritto non c’è niente. Da qui, i primi dubbi.

Perplessità raddoppiate a dicembre quando l’impianto di riscaldamento è stato avviato. Ma con risultati tutt’altro che soddisfacenti. «Non è possibile che alla scuola generale Ferrante Gonzaga, a pochi passi da qui, i termosifoni funzionino e in classe si sta caldi anche con le finestre socchiuse mentre alla Pietro da Eboli i nostri figli seguono le lezioni al gelo». Alcune mamme hanno preferito non mandare i bambini a scuola, in attesa che il problema venga risolto.