UN'OPERA ATTESA

Auditorium di Ravello in dirittura finale

La struttura progetta dall'architetto Niemeyer (da cui prenderà il nome) sarà pronto per fine 2008 inizio 2009, secondo l'annuncio dato da De Masi. Per la prima l'orchestra della Scala o di Santa Cecilia

Una grande manifestazione per inaugurare l’Auditorium il cui taglio del nastro, a meno di imprevisti dell’ultima ora, ci sarà tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2009. I lavori, infatti, proseguono spediti e, tra non molto, Ravello e l’intera Costiera potranno usufruire della struttura polivalente, progettata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, destinata ad avere un ruolo importantissimo nel programma di destagionalizzazione turistica.
Un programma che, da un po’ di tempo, si sta tentando di rilanciare e di portare avanti. E, per non lasciare nulla al caso e accogliere la nuova "creatura" nel migliore dei modi, già da ora si è messa in moto la macchina organizzativa, per fa sì che la "prima" sia veramente indimenticabile. «Penso all’orchestra della Scala o di Santa Cecilia - confida Domenico De Masi, presidente della Fondazione Ravello, che ieri ha dato l’annuncio - ma anche ad un evento che colleghi l’Italia con il Brasile, in omaggio a Niemeyer».
Del resto i festeggiamenti si preannunciano imponenti, tenendo conto che la struttura si è trovata al centro di una querelle che si è trascinata, per diversi anni, tra aule di tribunale e carte bollate.
Una diatriba combattuta senza esclusione di colpi, che ha avuto una vasta eco mediatica dividendo l’opinione pubblica non solo in Italia ma pure all’estero. Tant’è che si era formato addirittura il "partito" dei favorevoli in contrapposizione a quello dei contrari.
Il primo ha sempre evidenziato come la struttura fosse indispensabile per la Divina e avrebbe potuto essere da traino per la sua economia, senza peraltro essere in contrasto con l’architettura dei luoghi. Un concetto, quest’ultimo, da sempre osteggiato dagli oppositori, che invece hanno sostenuto la non necessità di invadere ulteriormente il territorio, da loro ritenuto già saturo. In termini legali, invece, la "disputa" è stata sul fatto che taluni interpretavano l’opera in contrasto con il Piano urbanistico territoriale, mentre altri in pieno rispetto con la legislazione urbanistica. A questo punto, però, ogni polemica è stata quasi dimenticata e, adesso, si aspetta solo di avere a disposizione l’opera e di celebrare la sua inaugurazione. L’Auditorium avrà 406 posti a sedere, sarà largo 30,25 metri e alto 21 e si accederà da una piazza oblunga.
Nella sala, invece, i posti per il pubblico sfrutteranno il declivio naturale del terreno mentre il palco sarà sospeso nel vuoto, riprendendo la suggestione visiva di quello montato a Villa Rufolo per il Ravello Festival, ma senza sostegni.
Gaetano de Stefano