il reportage

Attraversare la strada è una roulette russa

In via Leucosia gli incidenti sono all'ordine del giorno. Di sera la strada che conduce in litoranea diventa un autodromo

Tanti incidenti, troppi. L’ultimo dei quali, quello più importante, è stato mortale. Via Leucosia potrebbe vantare un ben triste primato, quello di “strada tra le più pericolose in città”. Una definizione che trova d’accordo alcuni tra i suoi abituali utenti. Così, agli occhi di residenti e commercianti. quel rettilineo, anticamera della litoranea, viene considerato al pari di un autodromo in cui automobilisti e centauri, si sentono quasi “autorizzati a sfrecciare” in barba ai limiti di velocità imposti. Una settimana fa l’incidente che è costato la vita all’avvocato Noschese, investito da un motociclista mentre sulla sua carrozzella attraversava la strada, è solo l'ultimo degli episodi che inquieta i cittadini a tal punto che da più parti si avverte come priorità, per garantire maggiore sicurezza, la necessità di interventi tempestivi e urgenti.

«Non che il manto stradale sia particolarmente disastrato, né che le strisce pedonali siano poco visibili, ma alcuni accorgimenti potrebbero sicuramente evitare disgrazie come quella accaduta di recente e i piccoli sinistri che in estate si verificano maggiormente». Così la titolare dell’edicola, che si trova quasi alla fine della carreggiata in direzione sud, Rosaria Principe sottolinea il bisogno di adottare altri sistemi come deterrenti alla velocità eccessiva, peraltro additata un po’ da tutti come la causa principale degli incidenti. «C’è scarso controllo da parte di chi di dovere – lamenta la signora – e forse l’istallazione di dissuasori potrebbe servire ad evitare che gli automobilisti spingano il piede sull’acceleratore, ma questa è considerata una strada di serie B, e con il tempo si sta trasformando in una area di degrado, basti pensare alle automobili che sostano in seconda fila, all’inciviltà di chi occupa i posti per disabili e si ferma sulle strisce, tutti motivi per cui la visibilità dei pedoni diminuisce drasticamente».

Durante il week end poi la situazione peggiora. «Nel fine settimana – assicura il titolare del chiosco “Cafè Le Club” Lanfranco Andretta – gli incidenti aumentano esponenzialmente ed è capitato spesso che molte auto, che viaggiavano in direzione via Generale Clark, si siano schiantate nel muro alla fine di via Leucosia, senza parlare dei danni causati dalle frequenti collisioni tra macchine lanciate a tutta velocità contro auto parcheggiate di proprietà dei residenti». Circostanza, quest'ultima, che per uno degli abitanti della zona, si è verificata più di una volta. Per il proprietario del bar, allora, la soluzione potrebbe essere abbassare il limite di velocità a 25 Km orari.

Della stessa opinione anche Federica Romano, insegnante di danza della scuola Dolly Latino e Danza di via Palinuro. «Attraversare la strada è pericoloso per tutti, in particolare per anziani e bambini, l’eccessiva velocità degli automobilisti, la possibile distrazione di chi sta al volante, la scarsa illuminazione, ne fanno un tratto rischioso». Come lei anche Loredana Crystal, dipendente del bar Forever, che suggerisce «l’installazione di semafori per evitare l’eccesso di velocità» e chiede «più controlli da parte delle forze dell’ordine indirizzati ai ragazzi che di notte fanno ritorno dalle vicine discoteche e che, forse perché hanno bevuto, sono tra quelli che causano la maggior parte degli incidenti». Di dissuasori o anche “bande sonore” parla anche Raffaele Lepore, titolare del bar delle Sirene: «Potrebbe essere utile installare questi mezzi, così come sarebbe auspicabile la presenza di telecamere per monitorare la sicurezza di questa strada che di notte, e in inverno specialmente, si trasforma in una pista deserta capace di allettare gli amanti della velocità, sprezzanti del pericolo ma anche della civiltà».

E se la velocità eccessiva viene additata come la causa principale degli incidenti, c’è però un altro aspetto che non sfugge all’occhio di chi gestisce i frequentatissimi stabilimenti balneari di via Leucosia, ed la “scarsa considerazione del pedone”. Lo sa bene il titolare del Miramare Carmine Rocco: «Di recente anche una nostra cliente è stata investita proprio nel tentativo di attraversare la strada a causa della scarsa visibilità, provocata dal parcheggio selvaggio di auto e moto».

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