«Atto di grande responsabilità e sofferenza»

«È stato un atto di grande responsabilità e sofferenza. Le dimissioni dell’arcivescovo mi hanno sorpreso e commosso. Gli voglio bene, è il mio metropolita»: così monsignor Giuseppe Giudice,...

«È stato un atto di grande responsabilità e sofferenza. Le dimissioni dell’arcivescovo mi hanno sorpreso e commosso. Gli voglio bene, è il mio metropolita»: così monsignor Giuseppe Giudice, sollecitato dalla stampa ricevuta in Episcopio a intervenire sulle dimissioni di monsignor Luigi Moretti. La guida della diocesi di San Matteo lo scorso 18 dicembre ha comunicato che lascerà anzitempo per motivi di salute. Una notizia che ha sconvolto e che molti hanno associato alla decisione presa da papa Benedetto XVI. Quanto fatto da Ratzinger, ha detto monsignor Giudice, «è un atto di magistero che solo un teologo avrebbe potuto fare. Nella sua responsabilità – ha aggiunto –, l’arcivescovo Moretti ha detto mi metto da parte. La Chiesa si guida anche sapendo fare ciò». Il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno ha quindi fatto un parallelismo con la realtà laica: «Quanto fatto da monsignor Moretti è una bella indicazione per il mondo laico e politico. Ci ricorda che il ministero è un servizio e che noi non siamo legati alle poltrone. Se nell’aspetto ecclesiale viene meno il servizio, si diventa come la politica più becera».