sanità

Atto aziendale dell’Asl: la Cisl denuncia violazioni

I tagli alla sanità hanno prodotto tra i vari effetti quello di accorpare ruoli e funzioni, ma la Cisl medici non ci sta e denuncia casi di «violazioni in materia concorsuale» contenuti nell’atto...

I tagli alla sanità hanno prodotto tra i vari effetti quello di accorpare ruoli e funzioni, ma la Cisl medici non ci sta e denuncia casi di «violazioni in materia concorsuale» contenuti nell’atto aziendale redatto dall’Azienda sanitaria locale di Salerno. Il sindacato ha scritto al commissario alla Sanità Joseph Polimeni, al dirigente del Dipartimento di Salute della Regione Postiglione e al dg dell’Asl Antonio Giordano per chiedere di «ripristinare le corrette procedure concorsuali». La contestazione è relativa all’accorpamento di reparti ospedalieri e ambulatori dell’Asl per affidare la direzione a un numero inferiore di professionisti rispetto al passato. Nel mirino sono finiti i distretti sanitari di base e gli ospedali di Sapri e Polla e gli accorpamenti sono relativi alle funzioni di direttore di distretto sanitario e di direttore medico di presidio. Questa scelta è collegata all’obiettivo dell’Asl di centralizzare le funzioni, concentrandole su un numero minore di unità per risparmiare risorse. Ma secondo la Cisl i titoli professionali per accedere ai diversi incarichi dirigenziali non coincidono.

E questa è la prima violazione normativa. Inoltre la direzione medica di presidio dal punto di vista burocratico – amministrativo rientra nelle Strutture complesse (gli ex reparti ospedalieri) e pertanto «l’affidamento dell’incarico deve inevitabilmente seguire la procedura concorsuale vigente ovvero il Dpr 484/1997 e non quella, come per la direzione di Distretto sanitario, prevista dall’articolo 3 sexies del D. L.gs. 502/1992». Questo per dire che per essere incardinati in queste due differenti funzioni di direttore sanitario e di presidio seguono procedure concorsuali differenti che non possono essere accorpate secondo le esigenze di riorganizzazione previste dall’atto aziendale. «L’anomalo accorpamento delle diverse funzioni – conclude la Cisl – crea danno ai dirigenti in possesso dei requisiti concorsuali idonei a partecipare alla selezione di un solo incarico e crea un pericoloso precedente cioè conferire l’incarico di Direzione di presidio come se fosse un incarico fiduciario». ©RIPRODUZIONE RISERVATA