sanità

Atto aziendale del Ruggi La delusione della Cisl

«Il nuovo atto dell’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi D’Aragona”, attualmente all’esame della giunta regionale, da un lato salva l’ospedale di Cava de’ Tirreni, garantendogli 85 posti letto,...

«Il nuovo atto dell’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi D’Aragona”, attualmente all’esame della giunta regionale, da un lato salva l’ospedale di Cava de’ Tirreni, garantendogli 85 posti letto, e dall’altro decreta il definitivo depotenziamento del “Santa Maria dell’Olmo”». Il sindacalista Cisl, Gaetano Biondino, non nasconde la sua parziale insoddisfazione per quanto stabilito nell’atto aziendale del “Ruggi D’Aragona”, emanato nei giorni scorsi.

Diverse le novità contenute nel provvedimento. La pediatria torna ad avere 9 posti letto mentre, rispetto al precedente atto, la dermatologia è ridotta a 2 posti letto. Inseriti, inaspettatamente, 2 posti per la procreazione medicalmente assistita e confermata la chiusura di ginecologia-ostetricia, ridotta a un semplice ambulatorio. Per il resto nel provvedimento si stabilisce che la cardiologia conta 12 posti letto, l’Utic 4, la medicina generale 15 posti e la chirurgia generale d’urgenza 15. Per l’ortopedia si potrà contare su 8 posti letto, per la rianimazione su 4 e per la lungodegenza su 14. Presenti, inoltre, servizi quali la patologia clinica, la radiologia generale e naturalmente il pronto soccorso.

«Siamo delusi perché avevamo chiesto per l’ortopedia almeno 11 posti letto che sono il numero minimo per venire incontro alle esigenze dell’utenza – ha spiegato il sindacalista – attualmente restano 133 pazienti che attendono di essere operati e aspettano da tempo perché, appunto, i posti sono pochi». Ma il vero affondo del sindacalista è su ginecologia. «Non capiamo perché si prevedono i posti per la procreazione medicalmente e non si pensa a una riapertura del reparto di ostetricia ginecologia – ha concluso Biondino – questa decisione nega alle 23mila donne della città e dei comuni limitrofi una cura ginecologica adeguata».

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