Atto aziendale del Ruggi L’approvazione è un giallo

Lunedì pomeriggio la comunicazione del rettore dell’Università, Tommasetti Ieri la frenata di Cantone: «Non posso confermare, manca il documento ufficiale»

L’approvazione dell’atto aziendale è diventata un giallo. L’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” ieri era ancora all’oscuro di tutto all’indomani delle dichiarazioni del rettore dell’ateneo di Salerno, Aurelio Tommasetti, il quale lunedì pomeriggio ha annunciato l’ok all’atto del commissario straordinario alla Sanità, Joseph Polimeni. Un documento importante, l’atto, non solo perché è il primo documento ufficiale dell’Azienda ma perché di fatto dà vita a una nuova organizzazione, definisce ruoli e responsabilità, e soprattutto assegna un ruolo chiaro alla componente ospedaliera e a quella universitaria che di fatto dovrà diventare parte integrante dell’Azienda.

«Non abbiamo avuto ancora un documento ufficiale – ha dichiarato ieri pomeriggio il direttore generale dell’Azienda, Nicola Cantone – non sono in grado di dare conferme. Ho sentito il rettore, Aurelio Tommasetti, il quale mi ha assicurato che Polimeni ha sottoscritto l’atto, ma fin quando non ho un documento ufficiale io non posso pronunciarmi. Dunque aspetto i documenti».

A quanto pare in Regione non c’era, almeno fino a ieri pomeriggio, nessuna approvazione che desse il via alla procedura di pubblicazione dell’approvazione dell’atto sul Bollettino ufficiale della Regione Campania. E pure, di fatto, non c’è alcun impedimento: le correzioni sono state fatte tutte, e infatti l’atto non è più tornato indietro (sarebbe stata la quarta volta) e occorre solo sottoscrivere il documento con le firme di Polimeni e del numero due Claudio D’Amario. Sembra che da un mese a questa parte l’atto è fermo lì, senza che vengano apposte le due firme. Intanto il dg Cantone ha assolto tutte le sue incombenze. Ha apportato le prime modifiche a settembre fino alla terza di dicembre. A quel punto non sono state sollevate più ulteriori osservazioni, dunque l’atto formalmente è concluso. È passato un mese e niente firme. Nessuno sa perché e nei corridoi del Ruggi ieri erano un po’ tutti a chiederselo e la mancanza di notizie ufficiali ha alimentato ulteriori perplessità. Fermo restando che la Commissione preposta ha valutato il lavoro svolto dall’Azienda ospedaliera, il verbale a dicembre è risultato “positivo” e basterebbero solo delle firme per emanare il decreto. L’interesse affinché venga approvato è sia dell’Azienda che dell’Università di Salerno. Qualcuno ha parlato di problema politico, delle incomprensioni tra Polimeni e il presidente della Regione Vincenzo De Luca che giustificherebbero l’attuale stallo, qualcun altro lo esclude. E pure l’ “approvazione” dell’atto da parte della Commissione è avvenuta e la navetta Salerno-Napoli è finita. Ci si chiede allora come mai i due commissari non abbiamo firmato neanche dopo l’annuncio del rettore Tommasetti, rassicurato a sua volta da Polimeni. Può darsi che la natura mista dell’Azienda che è anche universitaria abbia prodotto dei rallentamenti nei lavori, ma anche questa fase è chiusa. Forse manca la controfirma di D’Amario? Sembra riduttivo, ma ieri, nella ridda delle ipotesi, è stata fatta pure questa. Si è espresso pure Bruno Ravera, presidente emerito dell’Ordine dei Medici di Salerno, a margine dell’incontro sul tema Sanità, sicurezza, responsabilità. «Dal Ruggi si sono informati e dal Commissariatoe hanno risposto che ancora non hanno firmato». Sulla stessa scia Giovanni D’Angelo, attuale presidente dell’Ordine succeduto a Ravera. «Nella realtà dei fatti forse la notizia è dirompente e sembra sia data solo da una parte e non confermata dall’altra. Ma quello che conta è il contenuto dell’atto».

Marcella Cavaliere

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