Centro per l’impiego trasferito
Attianese: «Uno scacco matto per la città»
Continua la polemica sul trasferimento del Centro per l’impiego da Scafati a Sarno. Dopo l’ok, da parte della Regione Campania, in merito alla richiesta del sindaco sarnese Giuseppe Canfora, è ancora...
Continua la polemica sul trasferimento del Centro per l’impiego da Scafati a Sarno. Dopo l’ok, da parte della Regione Campania, in merito alla richiesta del sindaco sarnese Giuseppe Canfora, è ancora bufera tra la classe politica scafatese.
Questa volta a pronunciarsi sulla questione dolente sono gli esponenti di Fratelli d’Italia. «La scelta circa la localizzazione di uffici utili come il collocamento dovrebbe prescindere da qualsiasi logica di opportunità politica. Ciò che dovrebbe considerarsi è la maggiore convenienza per l’utenza - ha affermato Giuseppe Cirillo, tra i candidati di Fratelli d’Italia alle elezioni amministrative del 2013 - non è comprensibile come oculati amministratori possano pensare di trasferire la sede a Sarno, città che ha un numero di abitanti pari alla metà di quelli di Scafati. Tale spostamento causa svantaggi anche ai cittadini dei comuni limitrofi come Angri e Sant’Egidio del Monte Albino. In tale scelta sicuramente il colore politico è stato determinante. Che si rifletta bene sulla maggiore utilità per una corretta localizzazione», ha concluso Cirillo.
Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di partito, Paolo Attianese: «Scafati subisce un ulteriore “scacco matto” con questo trasferimento. L’ex presidente della Provincia, attuale sindaco di Sarno, ha ben pensato di trasferire la sede dell’ufficio di collocamento nella sua città, usando il suo doppio ruolo e con l’ausilio dei suoi amici del Pd in Regione», ha sostenuto l’esponente del centrodestra. Attianese ha anche “ringraziato” sia i membri del Pd di Scafati «per essersi fatti valere sulla questione, ma anche quegli esponenti del centrodestra scafatese, gli “alibertiani” in particolare, che in occasione delle elezioni alla Provincia decisero di votare come rappresentante i Scafati un consigliere di un altro Comune».
Ilaria Cotarella
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Questa volta a pronunciarsi sulla questione dolente sono gli esponenti di Fratelli d’Italia. «La scelta circa la localizzazione di uffici utili come il collocamento dovrebbe prescindere da qualsiasi logica di opportunità politica. Ciò che dovrebbe considerarsi è la maggiore convenienza per l’utenza - ha affermato Giuseppe Cirillo, tra i candidati di Fratelli d’Italia alle elezioni amministrative del 2013 - non è comprensibile come oculati amministratori possano pensare di trasferire la sede a Sarno, città che ha un numero di abitanti pari alla metà di quelli di Scafati. Tale spostamento causa svantaggi anche ai cittadini dei comuni limitrofi come Angri e Sant’Egidio del Monte Albino. In tale scelta sicuramente il colore politico è stato determinante. Che si rifletta bene sulla maggiore utilità per una corretta localizzazione», ha concluso Cirillo.
Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di partito, Paolo Attianese: «Scafati subisce un ulteriore “scacco matto” con questo trasferimento. L’ex presidente della Provincia, attuale sindaco di Sarno, ha ben pensato di trasferire la sede dell’ufficio di collocamento nella sua città, usando il suo doppio ruolo e con l’ausilio dei suoi amici del Pd in Regione», ha sostenuto l’esponente del centrodestra. Attianese ha anche “ringraziato” sia i membri del Pd di Scafati «per essersi fatti valere sulla questione, ma anche quegli esponenti del centrodestra scafatese, gli “alibertiani” in particolare, che in occasione delle elezioni alla Provincia decisero di votare come rappresentante i Scafati un consigliere di un altro Comune».
Ilaria Cotarella
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