Attentato all’auto dell’assessore

Montecorvino Rovella: nel mirino finisce il delegato alle opere pubbliche Angelo Mellone

MONTECORVINO ROVELLA. L’auto dell’assessore ai lavori ed opere pubbliche Angelo Mellone nel mirino dei vandali.

Angelo Mellone classe 1952, geometra, iscritto al partito socialista, ha ricoperto in passato la carica di consigliere comunale di minoranza con l’allora sindaco Alfonso Della Corte, poi assessore per tre anni con la delega all’urbanistica con la passata amministrazione guidata da Caio D’Onofrio e d’ora assessore al fianco di Giuseppe D’Aiutolo. L’amara sorpresa nella mattinata di alcuni giorni fa, quando l’assessore a margine di una riunione si è recato come sua abitudine verso la propria auto parcheggiata sotto la piazza del Municipio.

L’automobile, una Jaguar è stata oggetto di atti vandalici da parte di sconosciuti che in pieno centro e in pieno giorno, verso le ore 13, hanno tagliato probabilmente con un temperino o coltello due delle quattro ruote.

Dopo l’accaduto l’assessore, ha subito sporto denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei Carabinieri. A loro volta, i militari dell’Arma, diretti dal maresciallo capo Angelo Solimene, hanno subito aperto un’indagine per cercare di risalire agli eventuali autori del gesto vandalico. Le gomme forate ad un’assessore comunale: movente personale, politico oppure professionale?

Cosa c’è in ballo a Montecorvino Rovella? Tra le opere pubbliche seguite dall’assessore Mellone ci sono il Planetario San Pietro in costruzione in località “Madonna dell’Eterno” e la piscina comunale il località Macchia, lavori, questi fermi da diversi mesi a causa del mancato trasferimento di fondi da parte della Regione Campania. O forse il Piano urbanistico comunale che la giunta ha adottato lo scorso dicembre ma mai decollato definitivamente?

Una cosa è certa: il clima nella cittadina picentina inizia a farsi incandescente, ma, negli ambienti politici si cerca di stemperare gli animi.

Di recente, anche se a Scafati, nel mirino era finito il Mocis di Fattoruso. Il leader del gruppo aveva mostrato una sua dichiarazione sottoscritta presentata al capitano della tenenza di Scafati per aver ricevuto un sms dai contenuti intimidatori.

Un episodio per il quale Fattoruso - che dopo due anni di lontananza dalla vita politica ha presentato ai cittadini il Movimento civico scafatese e le sue tre liste nel gennaio 2012 - si era consultato con il suo legale, Michele Sarno, e con i componenti del Mocis ed aveva deciso di procedere. «C’è un clima di forte tensione in città. È un momento difficile - aveva dichiarato Fattoruso. Dopo questo episodio ci sentiamo ancora più motivati a procedere nella nostra battaglia di rinnovamento, portata avanti con sacrificio ed abnegazione soprattutto per i giovani». Fattoruso aveva tracciato le linee guida del programma elettorale - no a trasformismo e deriva clientelare, sì a trasparenza, legalità, occupazione - ed ha annunciato l’avvio di un tavolo di concertazione con le forze moderate.

Roberto Di Giacomo

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