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Attentato agli Orilia Parla il titolare «Una bravata»

MERCATO SAN SEVERINO. Un atto intimidatorio o una goliardata? È mistero su quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando una potente esplosione ha creato un foro nel muro di...

MERCATO SAN SEVERINO. Un atto intimidatorio o una goliardata? È mistero su quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando una potente esplosione ha creato un foro nel muro di recinzione che delimita la ditta di trasporti “Orilia” e l’abitazione dei titolari, situate a S. Eustachio. Sono stati i titolari dell’impresa ad allertare i carabinieri. «Credo - dice Francesco Orilia, uno dei titolari dell’impresa - che si tratti di una bravata. Non abbiamo ricevuto mai richieste estorsive». I militari non escludono nessuna pista nelle indagini.

L’episodio ha creato preoccupazione. In diverse occasioni, alcuni amministratori comunali e molti cittadini, hanno denunciato la necessità di rinforzare l’organico dei carabinieri della locale compagnia, o di istituire un commissariato della Polizia di Stato insieme a una tenenza della Guardia di Finanza. Dagli anni ’90, la Valle dell’Irno beneficia di considerevoli investimenti pubblici e privati e ciò potrebbe attirare gli interessi della criminalità organizzata. E' dagli anni '80, comunque, che nella città capofila del comprensorio non si verificano episodi legati ad organizzazioni criminali. Intanto, proseguono le indagini dei carabinieri per risalire agli autori del duplice attento incendiario avvenuto a Bracigliano nella notte tra il 12 e 13 novembre scorsi, quando furono distrutti due auto di Giovanni Cardaropoli, assessore ai Rsu.

Antonio De Pascale

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