La svolta 

Assunzioni disabili al Comune A giugno sblocco dei concorsi 

A giugno si sbloccano i concorsi, fermi da circa un anno, destinati ai diversamente abili. Lo ha annunciato l’ex sindaco Marco Galdi, che aveva sottoposto la problematica all’attenzione dell’amministr...

A giugno si sbloccano i concorsi, fermi da circa un anno, destinati ai diversamente abili. Lo ha annunciato l’ex sindaco Marco Galdi, che aveva sottoposto la problematica all’attenzione dell’amministrazione, presentando un’interrogazione consiliare. La risposta scritta richiesta sottolinea che è «in via di completamento la valutazione delle prove scritte del concorso per 12 ragionieri, con conseguente previsione dello svolgimento delle prove orali nel mese di giugno 2018, al fine di rispettare i termini di preavviso stabiliti dal vigente regolamento, seguiranno le prove orali degli altri concorsi».
Inoltre si precisa: «Si conferma la volontà dell’amministrazione di portare a termine tutte le procedure avviate prevedendo, anzi, un incremento di tutti i posti a concorso, con un aumento dei posti previsti per istruttore amministrativo da 12 a 19. Tale numero sarà ulteriormente aumentato per garantire l’integrale copertura della quota d’obbligo attribuita all’ente, che oggi ha rispettato gli obblighi di legge attraverso l’invio nei termini dei relativi prospetti informativi on line alla Regione Campania».
Lo scorso febbraio Galdi aveva fatto notare: “Da oltre un anno non si correggono gli elaborati dei due concorsi, per un totale di ventiquattro posti di lavoro al Comune di Cava, riservati agli invalidi civili». E, in particolare, i posti a cui si faceva riferimento sono relativi a dodici istruttori economico-finanziari ragionieri e dodici amministrativi. L’ex sindaco aveva dunque chiesto all’amministrazione del perché di quella paralisi, che stava ostacolando l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, che peraltro avevano già sostenuto una prova d’esame
. E, in particolare, nella nota Galdi evidenziava: «Chiedo di conoscere le ragioni per le quali si è accumulato un così ampio ritardo nel completamento delle procedure e se sussistono ragioni particolari di questo ritardo, ovvero sussiste l’intenzione dell’amministrazione di non portare a compimento le procedure».
Alfonsina Caputano
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