IL BANDO

Assunzioni a Salerno Pulita: «Procedure sbagliate e scelta inopportuna»

L’interrogazione al sindaco di Celano per i 25 posti di lavoro «Stop agli operai espulsi da altri Enti, rischio danno erariale»

SALERNO - Le assunzioni previste nell’organico di Salerno Pulita diventano oggetto di scontro politico. In particolare, è il consigliere di Forza Italia, Roberto Celano , a scrivere al sindaco Vincenzo Napoli sollevando una serie di obiezioni e auspicando che la procedura venga bloccata. Prima di tutto sono i due parametri (fissati dalla legge per ottenere delle agevolazioni sul costo del lavoro) che vengono contestati: il limite massimo per i candidati di 36 anni o la disoccupazione da almeno sei mesi. “Paletti” che, secondo quanto scrive Celano, «appaiono un impedimento intollerabile per tanti salernitani che hanno figli e famiglia ed hanno serie difficoltà di natura economica e sociale».

Illegittima anche la procedura: «Sembrerebbe - spiega Celano nella sua interrogazione inviata al primo cittadino - che la Salerno Pulita abbia, anche in passato, spostato personale dal settore delle pulizie a quello del ciclo integrato dei rifiuti. Da notizie assunte sembrerebbe che nel prossimo futuro altri lavoratori delle pulizie sarebbero impiegati nello spazzamento e nella raccolta dei rifiuti, una procedura appare elusiva della norma che imporrebbe la mobilità a vantaggio dei lavoratori espulsi dagli altri enti del ciclo integrato ed in cerca di nuova collocazione». Elusione della norma da cui, stando alle valutazioni del consigliere, «conseguirebbero evidenti danni erariali per le pubbliche amministrazioni dal momento che i lavoratori espulsi dal ciclo e inseriti nelle liste di mobilità risultano impegnati in progetti socialmente utili remunerati». Non solo perché, ricorda Celano, «nuove assunzioni appaiono ancor più inopportune in un momento in cui decine di lavoratori impegnati nel recente passato nella manutenzione del patrimonio cittadino risultano attualmente senza lavoro e in attesa di serie determinazioni dell’Amministrazione».

Il riferimento è ai lavoratori delle cooperative sociali che, ormai da tre mesi non lavorano più, e sono quotidianamente a presidio dell'ingresso di Palazzo di Città in attesa di una soluzione occupazionale per tutti. Risposte che, in realtà, l’amministrazione ha già dato con la pubblicazione del bando per le manutenzioni (che precede quello per la gestione dei parchi e del verde pubblico) in cui è previsto l'inserimento della clausola sociale. Una procedura che, però, è contestata dai lavoratori che temono - nella migliore delle ipotesi - di non essere tutti riassunti dalla società che dovranno prendere il posto delle cooperative per effettuare i servizi delle ditte finite nel mirino della Procura di Salerno nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto pure Palazzo Guerra. E resta anche il “no” netto dell’Amministrazione alla possibilità di accorpamento dei servizi e dei lavoratori all’interno di una delle sue partecipate come Salerno Solidale che pure già gestisce un’area verde (il Parco Pinocchio) in città. In questo caso, comunque, la procedura di assunzione segue un iter che consente di ottenere degli sgravi e 25 contratti part time a tempi indeterminato che dovrebbero entrare negli organici dal prossimo mese di maggio.

Eleonora Tedesco