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Assolto l’ex ufficiale Troccoli

Accusato di ventitré omicidi al servizio dei dittatori sudamericani

CAMEROTA. È stato assolto dopo un processo durato circa nove anni, Jorge Nestor Fernandez Troccoli, l’ex ufficiale dei servizi segreti della Marina uruguaiana, originario di Marina di Camerota, accusato di ben 23 omicidi. Lo ha stabilito ieri pomeriggio la terza Corte di Assise di Roma che ha contestualmente condannato all’ergastolo altre otto persone.

Si è così concluso il processo sul cosiddetto piano Condor, ovvero la strategia elaborata dalle dittature sudamericane di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay, al potere tra gli anni ’70 e ’80, che di concerto con la Cia strinsero un accordo finalizzato all’eliminazione di qualunque oppositore al regime (sindacalisti, intellettuali, studenti, operai ed esponenti di sinistra). A vario titolo gli imputati erano accusati di aver mandato a morte 23 cittadini di origine italiana che vivevano nei Paesi sudamericani. Le accuse erano quelle di omicidio plurimo aggravato e sequestro di persona.

Troccoli ha aspettato l’esito della sentenza nella sua abitazione di Battipaglia, dove si è trasferito da alcuni anni. È stato il suo legale di fiducia, l’avvocato Francesco Guzzo, a comunicargli telefonicamente dell’assoluzione. «È stata finalmente fatta giustizia – ha dichiarato Guzzo – Troccoli si è sempre proclamato innocente, non poteva andare diversamente. Siamo finalmente riusciti a dimostrare la sua estraneità in questa triste vicenda e a smontate la tesi accusatoria che si fondava sul nulla. Non c’è mai stata nessuna prova contro Troccoli, solo errate supposizioni».

E naturalmente l’ex capitano uruguayano quando ha appreso la notizia «è scoppiato a piangere – racconta il legale – è stata la fine di una sofferenza, la fine di un incubo». Troccoli, appellato in questi anni come “El torturador”, era stato arrestato nel 2008 e poi scarcerato.

Vincenzo Rubano

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