Associazioni in rete per celebrare la Festa della Liberazione 

Al Parco del Mercatello assemblea sugli spazi sociali in città Nel pomeriggio laboratori, mostra fotografica e rugby

Celebrare la Liberazione dal nazifascismo senza rievocazioni sterili, ma attuando quotidianamente i valori che animarono la Resistenza partigiana. Valori condivisi e praticati da una serie di realtà attive sul territorio salernitano che, strutturandosi come Rete autorganizzata di mutuo soccorso, si sono date appuntamento al Parco Mercatello per aprire “Spazi di resistenza”.
«L’obiettivo è mettere in relazione percorsi reali di solidarietà e mutualismo – spiega Francesco Ardolino dello spazio sociale “Riff Raff” – Non vogliamo rinchiuderci in un’isola felice, il 25 aprile sarà semplicemente un inizio: c’è una città intera da risvegliare, sotto ogni punto di vista». Numerose le istanze confluite nella neonata RAM (questo l’acronimo della rete), dalle questioni di genere rilanciate dal “Collettivo Autodeterminiamoci” alla solidarietà internazionale promossa dal “Collettivo Handala”, dalle rivendicazioni studentesche della rete “Link” alla cronica carenza di impianti sportivi con cui si scontrano le associazioni sportive come la squadra di rugby popolare “Zona Orientale”, passando per le autoproduzioni di “FuoriMercato” e la difesa del territorio organizzata dal comitato “Giù le mani del Porticciolo. «Sono solo alcuni esempi – prosegue Ardolino – puntiamo a coinvolgere tutti coloro che immaginano un altro modello di città». Punti fermi sono l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo. «Durante la Resistenza le donne hanno rivestito non soltanto un ruolo di assistenza ai combattenti partigiani, ma anche di comando e direzione politica: hanno organizzato scioperi, sono state comandanti militari, hanno imbracciato i fucili – sottolinea Emilia Andreou di “Autodeterminiamoci” – Essere antifasciste oggi significa, per noi, essere femministe: è vero che il fascismo è stato sconfitto, ma gli atteggiamenti sessisti e patriarcali di coloro che vorrebbero le donne sottomesse, prive della libertà di scelta sui propri corpi, non sono mai stati sradicati del tutto». Ricco il programma della giornata: si inizia alle 11 con un’assemblea pubblica sugli spazi sociali in città, “Dai bisogni delle persone alla realizzazione dei propri sogni”; sono previsti poi laboratori artistici di disegno ed argilla per bambini con l'allestimento di una mostra fotografica sulle partigiane. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, introduzione al rugby con gli atleti della “Zona Orientale”.
Alberto Gentile
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