L'INCHIESTA

Assenteismo al Ruggi, altri avvisi anche ai medici 

La nuova conclusione delle indagini è stata notificata a ventidue persone in due reparti

SALERNO. Continuano ad arrivare avvisi di conclusione delle indagini nell’ambito dell’inchiesta sull’assenteismo in ospedale. L’ultimo riguarda anche alcuni medici e coinvolge due reparti del Ruggi d’Aragona, per un totale di 22 persone che ora hanno venti giorni di tempo per depositare memorie difensive o chiedere alla Procura di essere interrogati. Si aggiungono ai 25 dipendenti ospedalieri a cui un analogo avviso è stato notificato pochi giorni fa, e costituiscono parte di un elenco di circa quattrocento nominativi su cui il sostituto procuratore Francesco Rotondo ha chiuso di recente le attività investigative, completando la maxi inchiesta che aveva coinvolto ottocento persone.
Solo per 215 degli ottocento denunciati dalla Guardia di Finanza è stata formulata richiesta di archiviazione, mentre 211 sono già a processo e per il restante dovrebbe completarsi entro settembre la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini, propedeutici alla richiesta di rinvio a giudizio. In questa seconda tranche del procedimento non è stata però contestata l’accusa di truffa ai danni dello Stato, che fa parte dei faldoni già sfociati in un processo e si concretizza nell’avere incassato quote di stipendio anche per ore in cui si risulta assenti ingiustificati. L’accusa, negli ultimi avvisi, è quella di violazione della legge Brunetta sul pubblico impiego per essersi scambiati il cartellino marcatempo con i colleghi, cosicché la timbratura non è stata effettuata in presenza del titolare. Se quest’ultimo fosse poi assente non è stato dimostrato, e i dipendenti del Ruggi hanno più volte spiegato che la prassi – sebbene illecita – sarebbe stata utilizzata solo per comodità, per ovviare al tempo perso nella ricerca di un posto auto e non arrivare in ritardo in reparto. Una ricostruzione che non ha evitato, però, che le indagini andassero avanti. (c.d.m.)
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