Asl, uffici nel degrado Avviata la bonifica solo all’Igiene mentale

Restano escluse dai lavori le sedi di Psaut e guardia medica Protesta degli operatori. L’Azienda sanitaria è senza fondi

Partiti i lavori per la ristrutturazione del centro di igiene mentale di via Carbone. Dopo anni di polemiche e vane richieste, l’Asl ha affidato l’intervento ad una ditta specializzata che dovrà rimettere a nuovo l'ufficio. Eliminando intonaci cadenti, tracce di muffa, mettendo in sicurezza impianti elettrici e di condizionamento, evitando la presenza su pavimenti e pareti di insetti e sporcizia.

Nel luglio scorso, un’altra ditta incaricata dall’Asl aveva provveduto a sistemare il tetto dell’edificio. A causa di una carenza di fondi messi a disposizione dall’Azienda sanitaria, la ristrutturazione riguarderà solo le stanze dell’igiene mentale. I locali occupati dal 118 (Saut) e dalla guardia medica resteranno nelle attuali condizioni di degrado.

Nonostante l’annunciata volontà dell’Asl di riqualificare l’intero edificio, pare che gli altri interventi siano stati rimandati a data da destinarsi per questioni economiche. Eppure dei tecnici inviati proprio dall’Asl avevano recentemente constatato la situazione che vivono gli addetti del 118 ed i medici all’interno della struttura di via Carbone, in pieno centro di Battipaglia. Ancora oggi nelle stanze del Saut e della guardia medica gli intonaci cadono, sbriciolandosi a causa dell'umidità, muri e soffitti sono fradici e ingialliti, gli insetti passeggiano senza timori tra letti, sedie e scrivanie. Ci sono topi, scarafaggi, mosche, zanzare, formiche, negli ultimi tempi persino blatte.

La ristrutturazione del centro di igiene mentale non migliorerà le cose nell'intero edificio, ma solo in una parte della struttura. Per Saut e guardia medica sarà necessario attendere. Chiaramente delusi gli addetti degli uffici non toccati dalla riqualificazione: «Dove l'igiene dovrebbe essere un obbligo, una condizione elementare, si riscontrano da anni problematiche che ricordano più un alloggio popolare abbandonato che un luogo della sanità pubblica – commentano – Una situazione che va avanti da tempo, ma che è peggiorata nell'ultimo quadriennio. Forse dovremo attendere degli anni prima di una riqualificazione completa». La rabbia degli operatori traspare dalle loro parole: «per danni molto meno evidenti, istituti pubblici, come le scuole, vengono chiusi per questioni di igiene. Non sappiamo più a chi chiedere per lavorare in condizioni igieniche almeno accettabili».

Invano, erano state avanzate anni fa delle richieste all’amministrazione Santomauro. Il primo cittadino, in qualità di garante della salute pubblica e dunque anche dei pazienti ospitati presso il centro d’igiene mentale o in visita alla guardia medica, si era affrettato a comunicare tali disagi all’Asl. Il risultato era stato addirittura duplice: una spruzzata di veleno per topi e qualche promessa di riqualificazione della struttura o di spostamento. Di recente sono stati effettuati dei sopralluoghi ordinati dall’Asl, ma per ristrutturare l’intero edificio servirebbero fondi che l’Asl, al momento, non intende concedere.

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