Asl: il venerdì nero delle pulizie

Caos con i nuovi turni, all’ospedale reparti sporchi e occupazione della direzione sanitaria

È stato un venerdì nero per le pulizie negli ospedali dell’Asl Salerno, in particolare quelli dell’area nord. Il nuovo appalto non è partito con il piede giusto, scatenando l’occupazione della direzione sanitaria dell’ospedale “Umberto I”. La causa sarebbe il corto circuito comunicativo tra le due imprese che si sono aggiudicate le gare bandite dall’azienda sanitaria salernitana, ovvero il CNS per l’ausiliarato e la Dussmann per le pulizie.

A pagarne le spese sono stati i servizi e il personale. I turni di alcuni operativi in viale San Francesco ieri si sono quasi sovrapposti. Secondo i piani delle società, alcuni dipendenti avrebbero dovuto lavorare dalle 8 alle 14 e trovarsi, alle 14, già pronti con divisa cambiata e carrello rifornito per attaccare il secondo turno. Un disagio dovuto ad una diversa interpretazione della gara. Infatti una parte delle mansioni è regolata su ore e un’altra su metri quadrati. La cosa comporta l’aumento dei carichi e la diminuzione di tempo a disposizione. Per esempio, i reparti e le stanze divisionali che prima venivano puliti in sei ore e mezza, ora devono essere sistemati nella metà del tempo.Paradossale il turno che interessa le sale operatorie. Le pulizie pare debbano essere fatte dalle 6 alle 9,30 e dalle 14 alle 17,30. Se però un intervento si conclude prima o dopo queste fasce di tempo, la sanificazione è rimandata al turno successivo.

Dal reparto di rianimazione, con 16 posti letto occupati e alla luce dell’incertezza per la pulizia del reparto, è addirittura partita una richiesta al direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio per bloccare i ricoveri. Numerosi i coordinatori infermieristici che hanno fatto sentire la propria voce, mentre i rifiuti si accumulavano ovunque e le stanze non venivano sistemate. È bastata mezza mattinata, insomma, per far emergere tutte le pecche di una gestione che per lavoratori e sindacati deve essere rivista. Una situazione al limite che ha fatto montare la protesta, sfociata nell’occupazione pacifica della direzione sanitaria ospedaliera. La mediazione dei rappresentanti sindacali della Fisascat Cisl e l’intervento del direttore D’Ambrosio hanno poi fatto ritornare la calma.

Il dirigente ospedaliero ha convocato i responsabili CNS e Dussmann del presidio. Per oltre due ore si è confrontato sull’organizzazione del lavoro e dei servizi: «Ho cercato di farli dialogare – ha detto – L’incontro si è concluso con l’impegno di tutti nel cercare di limare le criticità e, col tempo, eliminarle del tutto».

D’Ambrosio, intanto, ha già sollecitato un “modello diverso” di gestione per quanto riguarda l’alto rischio, ovvero sale operatorie e rianimazione. «Come stanno ora le cose – ha detto Prisco Fortino della Fisascat Cisl – più che migliorare, i servizi peggiorano. L’Asl deve aiutare le due imprese a trovare un accordo. Le stesse difficoltà di Nocera sono state riscontrate a Pagani, Scafati e Sarno».

Considerata la protesta della scorsa settimana in via Nizza a Salerno, con i dipendenti sui cornicioni della direzione generale, non sono escluse ulteriori azioni se non arriveranno risposte positive alle sollecitazioni dei lavoratori.

Salvatore D’Angelo

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