l’inchiesta

Asilo sequestrato, acquisiti gli atti

Carabinieri al Comune. Nel mirino la struttura di via Magellano

Le indagini che hanno portato la scorsa settimana al sequestro amministrativo dell’asilo nido di via Magellano si spostano al Comune di Battipaglia. I carabinieri, su delega della Procura della Repubblica, hanno provveduto, nelle giornate di ieri e giovedì, ad acquisire presso il municipio atti, documenti, fascicoli ed incartamenti vari che riguardano la struttura del rione Belvedere.

Gli inquirenti intendono ricostruire dal principio l’iter per l’assegnazione dell’asilo nido comunale – il primo a Battipaglia – alla cooperativa sociale Aido di Eboli. Spingendosi anche verso tempi meno recenti, ossia fino alla costruzione della struttura, realizzata con 560mila euro di fondi regionali dalla ditta “Edilizia 2000” di Caserta.

Sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, la gara di due anni fa per l’affidamento dell’asilo.

La cooperativa Aido, rappresentata da Anna Pacifico, era riuscita nel 2012 ad aggiudicarsi l’appalto per cinque anni (fino al 2017) offrendo un ribasso del 13,15% sul prezzo a base d’asta, superiore all’1,5% offerto dall’unica altra partecipante, la cooperativa La Scintilla Sociale di Latina.

Si intende conoscere anche quali siano state le eventuali mancanze da parte del Comune di Battipaglia nei mesi successivi all’aggiudicazione definitiva, ossia i motivi per cui non è mai stato firmato un contratto con la cooperativa Aido che operava, secondo i carabinieri, senza le necessarie autorizzazioni.

Nel calderone delle indagini potrebbero finire a questo punto politici, dirigenti e dipendenti comunali, che saranno probabilmente chiamati a rispondere per l’assenza di un contratto e dei relativi canoni annuali, pari a 30mila euro solo per il 2013.

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