Asfalto solo rattoppato Voragini e raffica di disagi

Il problema non riguarda solo le zone periferiche ma anche il centro e la Statale Numerosi danni ai veicoli e pericoli per i pedoni. Aumenta il rischio di contenziosi

L’asfalto nocerino si conferma maledetto.

Nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Manlio Torquato, basta un po’ di pioggia perché le strade diventino gruviera.

La spiegazione è forse troppo facile: i lavori non vengono sempre fatti a regola d’arte. A mettersi di traverso, ora, è anche la posa in opera della banda larga. Un piccolo, ma fastidiosissimo, canale che porta con se nuove tecnologie, ma pure soliti disagi.

Lavori che stanno caratterizzando tutta Italia e che probabilmente dovrebbero essere realizzati con maggiore attenzione. E dove si sta correndo ai ripari, per esempio in via Sant’Anna e via Villanova, lo si fa con un’apparente superficialità.

Nei giorni scorsi si è steso l’asfalto nonostante la pioggia cominciasse a cadere sulla città. Quanto durerà quello strato di bitume? Si spera tanto, ma in realtà ben presto donerà nuove buche agli automobilisti. La mappa dei problemi è vasta.

Una vera e propria voragine, colmata con del terriccio e dell'asfalto velocemente sollevatosi, caratterizza l’incrocio canalizzato di piazza San Mauro. Bisogna stare davvero attenti, altrimenti si rischia di lasciarci l'auto. Altre buche, in alcuni casi transennate, ci sono a Fiano, lungo la strada che da Nocera conduce a Sarno. Anche in via Pascoli ci sono dei residui di lavori fatti male, con una perdita d’acqua che non viene riparata da giorni. Un’altra strada vittima dell’avanzamento tecnologico e via Sant’Alfonso, al confine con Pagani.

L’elenco del dissesto è lungo. Si attende da anni - ci sono anche le gare d’appalto in corso - la ripavimentazione di via Volta e via Urbano VI. Sono messe male di loro, perché qui la banda larga non è ancora arrivata.

La speranza è che eventuali lavori vengano fatti prima che si provveda al previsto restyling. È opportuno evitare che vengano fatti scavi in strade appena asfaltate, così come accaduto in via Napoli dove, dopo anni di attesa per la ripavimentazione, la fibra ottica ha mietuto un'altra vittima. Dalla periferia rurale si passa pure alla zona centrale e pedemontana.

Al quartiere Vescovado è vergognoso lo stato di via Michele Riccio, dove si sono pure spostati i tombini, piuttosto che di via Fronda. Certo, non si tratta di arterie principali, ma sempre monitorato il corretto svolgimento dei lavori e il ripristino del manto d’asfalto.

Alcune situazioni sono state fortunatamente risolte, come è accaduto in viale San Francesco in concomitanza con l’inaugurazione del palazzetto dello sport, ma tanto altro bisogna fare.

L’auspicio è che i bandi per la manutenzione ordinaria straordinaria delle strade e degli arredi urbani vengano al più presto resi esecutivi.

Va detto che queste situazioni sono, nella stragrande maggioranza dei casi, retaggi di una mancata o pessima manutenzione negli anni passati quando ci si limitava a riparazioni parziali fatte con il tipico “tappetini di asfalto”. Senza contare il problema, fortissimo sulla Statale, del continuo passaggio di mezzi pesanti che, spesso e volentieri, non fa altro che aggravare una situazione già pesante.

Così la situazione non solo diventa insostenibile ma anche estremamente pericolosa per i pedoni e gli stessi automobilisti.

Salvatore D’Angelo

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