Artigianato da cerimonia «La crisi non ci ha travolti»

Parte oggi, presso la Camera di Commercio, la manifestazione “Dimmi di sì” Gli operatori del settore: «Continuiamo a produrre e a dare lavoro»

L’artigianato locale porta il nome di Salerno nel resto di Italia e all’estero, dimostrando una forte capacità nello sperimentare e rinnovare le tradizioni, senza incatenarsi ad esse. Eccola la carta vincente degli artigiani del settore sposa che oggi e domani parteciperanno all’esposizione “Dimmi di sì” organizzata dalla Claai di Salerno presso la sede della Camera di Commercio di Salerno, in via Roma.

Parigi, Londra, Birmingham, Tokyo, Mosca, sono solo alcune delle città dove è arrivato il nome dell’artigianato salernitano grazie all’attività di “Bignardi & Bignardi”, atelier che dal lontano 1860 opera nel settore della creazione di abiti da sposa e da cerimonia. «Il matrimonio è il sogno di tutte le coppie ma anche un fenomeno sociale, una ritualità che anche in tempi di crisi è destinato a sopravvivere»: Anna Bignardi esprime così la sua gioia, raccontando come la propria attività abbia creato, e crei ancora oggi, lavoro per sè e per altri. L’odierna lavorazione artigianale degli abiti da sposa firmati Bignardi è frutto di un mix vincente tra modernnità e tradizione e dietro ogni collezione vede un lavoro lungo quasi due anni. «Diciotto mesi prima che esca la collezione partecipiamo alle fiere di materie prime, scegliendo i tessuti per la produzione dell’anno successivo. Verso maggio incomincio a disegnare, intervalliamo la costruzione del campionario con il lavoro corrente da svolgere. Io disegno e mi taglio anche i cartamodelli». Un’organizzazione meticolosa attenta ad ogni dettaglio, iniziando dalla scelta delle materie prime rigorosamente tutte “mady in Italy”, acquistate nel Comasco e a Firenze. Anche la lavorazione però è fondamentale quanto identitaria anche quando, per necessità, le materie prime non si possono trovare in Italia. È il caso de “Il frutto della passione”, laboratorio di cioccolateria e pasticceria che opera a Salerno da soli due anni ma che ha saputo in pochissimo tempo sviluppare tecniche che offrono prodotti unici ed introvabili altrove. La titolare, Giulia Capece, nasce come cioccolatiera che sviluppa con la sua passione la voglia di sperimentare con l’obiettivo di educare all’uso e al consumo del buon cioccolato.

«La gente conosce le grandi marche industriali ma non tutti conoscono il vero gusto del cioccolaton – afferma l’artigiana – che può regalarci aromi particolari, perchè il cioccolato non va mangiato ma degustato, come i migliori vini ed oli. Esiste un mondo di cioccolato meraviglioso che può riservare incredidibili sorprese».

Tanta sperimentazione nelle attività di Giulia Capece, Anna Bignardi ma anche di Aniello Esposito, titolare di “Dolce e Caffè”, un’attività che da 13 anni offre una vasta gamma di servizi catering per il matrimonio.

«Il nostro cavallo di battaglia è il fritto tradizionale», racconta Aniello che, con la sua attività familiare e altri sei dipendenti, sa offrire sempre un buon servizio cucito sulle esigenze, anche economiche, delle coppie di sposi che si rivolgono a “Dolce e Caffè” per il catering. Innovazione e tradizione, quindi, abbinate a prodotti di alta qualità a prezzi competitivi e materie prime lavorate con tecniche e tecnologie innovative caratterizzano un nuovo profilo dell’artigianato, quello che nonostante la crisi a Salerno ha saputo rimboccarsi le maniche.

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