Arteria trapiantata, paziente salva l’arto 

Eseguito un eccezionale intervento di chirurgia vascolare grazie alle grandi professionalità dell’ospedale nocerino

Luci ed ombre all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Se i disagi non faticano a venir fuori, le eccellenze sono molto spesso offuscate dai problemi che caratterizzano la struttura più grande e importante dell’Asl Salerno. Tra personale sottodimensionato e locali non sempre all’altezza, anche se è in corso un restyling radicale, si fanno strada professionalità di grande spessore.
È il caso dell’équipe di chirurgia vascolare diretta dal medico Gennaro Vigliotti e del reparto di malattie infettive coordinato dal primario Mariano Corrado. Nei giorni scorsi è stato effettuato un trapianto di un’arteria prelevata da un cadavere, consentendo il salvataggio dell’arto inferiore di un paziente ricoverato per una grave infezione protesica al by-pass femoro-popliteo sinistro. Il paziente era stato operato tempo fa per risolvere una arteriopatia cronica ostruttiva degli arti inferiori, ma aveva sviluppato una pericolosa infezione al by-pass impiantato. Alla fine di una odissea durata circa tre anni, è approdato alla chirurgia vascolare nocerina, dopo essere stato ricoverato a malattie infettive per una terapia con antibiotico di ultima generazione. Il farmaco avrebbe dovuto «eradicare pericolose infezioni sistemiche», si legge in una nota dell’azienda sanitaria. Il paziente è stato sottoposto ad intervento per la rimozione della protesi infetta e all’impianto di by-pass con un’arteria fornita dalla banca dei Tessuti di Treviso, Fondazione della Regione Veneto.
«L’intervento è perfettamente riuscito e il paziente, in ottime condizioni post-operatorie, con arto inferiore perfettamente rivascolarizzato, dopo una blanda terapia immunosoppressiva e la terapia antibiotica sotto il controllo degli infettivologi, è stato dimesso», fanno sapere dall’“Umberto I”. Si è trattato di un lavoro multidisciplinare a cui hanno collaborato diversi gruppi di medici: l’équipe chirurgica vascolare composta dai medici Vigliotti, Rinaldi, Farina e Pecoraro; l’équipe anestesiologica con Manzi e Duccilli; i medici di malattie infettive Corrado e Sullo; il personale della sala operatoria e del servizio trasfusionale per lo stoccaggio dei tessuti.
Il trapianto effettuato ha una procedura «estremamente specialistica e insidiosa. Per la complessità della tecnica e per l’impegno delle équipe, necessita di centri di alta specializzazione, pochi sul territorio nazionale». Nocera Inferiore, per la soddisfazione del direttore sanitario Alfonso Giordano, sotto questo aspetto sta facendo passi da gigante, con la speranza che dopo l’estate si assista al definitivo consolidamento dell’ospedale.
Salvatore D’Angelo
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