Arrivano i profughi, il sindaco di Pagani frena il prefetto: «Non li ospiteremo»

Bottone teme per l'ordine pubblico: «Contesto difficile, si rischia una guerra tra poveri». E altre amministrazioni dell’Agro hanno le stesse perplessità

PAGANI. Accoglienza migranti: il sindaco di Pagani Salvatore Bottone esprime per iscritto al prefetto Melfi il suo dissenso. Negli ultimi giorni Melfi ha avviato degli incontri con i sindaci perché si preparino a ospitare altri migranti. La richiesta, che giunge dopo già una prima fase di arrivi, è estesa anche a altri sindaci dell’Agro.

Netta la posizione assunta dal sindaco di Pagani Salvatore Bottone, che ha scritto al prefetto anche in qualità di sindaco capofila dell’Ambito SA1-03, costituito oltre che da Pagani, da San Marzano, San Valentino e Sarno. «Mi preme ricordare che, come da Lei richiesto, l’Ambito SA1-03, ha già ottemperato ospitando presso la sede di Sarno circa 120 unità», si legge nella lettera inviata alla prefettura e al presidente della provincia Canfora. In effetti negli scorsi mesi la città di Sarno ha accolto 124 migranti, che hanno trovato dimora in due strutture private. Secondo il primo cittadino paganese il territorio, a causa della difficile condizione sociale in cui versa, non è pronto ad un’ulteriore accoglienza. «Si tratta di contesti sociali dove persistono grandi difficoltà – ha scritto Bottone – e numerosa è la presenza di extracomunitari regolarmente residenti oltre a tanti altri che risultano irregolari». La paura del sindaco Bottone è che il disagio diffuso che si registra nel tessuto sociale scatenerebbe una «guerra tra poveri» che renderebbero ancora più precari gli equilibri sociali. Prudente rispetto alla linea dura intrapresa dal sindaco Bottone il sindaco di Sarno e presidente della Provincia, Giuseppe Canfora. Il primo cittadino sarnese, pur condividendo le preoccupazioni, ha sottolineato che l’apertura all’accoglienza è necessaria.

«Le motivazioni che spingono il primo cittadino paganese a prendere una posizione apparentemente scoordinata sono il frutto di una situazione di contesto. Il nostro è un territorio difficile, caratterizzato da emergenze sociali con cui le amministrazioni devono combattere quotidianamente. Il sindaco Bottone è giustificato in tal senso – ha dichiarato Canfora – Pur tuttavia esiste una situazione emergenziale che riguarda cittadini anche non italiani che sbarcano quotidianamente sulle nostre coste e che noi dobbiamo necessariamente accogliere come stabilito dal prefetto Melfi».

Non ci sarebbe ancora nulla di definito, invece, sull’arrivo dei migranti secondo il sindaco di Nocera Manlio Torquato, primo cittadino del comune capofila dell’Ambito S1-01, che per il momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Ormai gli sbarchi nel porto di Salerno si succedono con regolarità. L’ultimo poche settimane fa con a bordo 810 migranti.

«L’emergenza è nel suo apice e bisogna studiare programmi perché l’accoglienza sia organizzata al meglio» ha sottolineato il presidente Canfora.

«A Sarno hanno avuto inizio progetti che prevedono l’inclusione socio-lavorativa e sportiva dei migranti in collaborazione con le scuole, le associazioni e le società sportive del territorio. Un percorso che rende il migrante protagonista attivo del proprio processo di integrazione e soggetto principale, insieme alla comunità locale, di un rapporto di scambio reciproco, al fine di raggiungere benefici comuni e di contribuire allo sviluppo sociale ed economico del contesto territoriale».

Infine: «Sarà proprio la stretta collaborazione lavorativa tra soggetti locali e migranti a costituire l’aspetto innovativo del progetto, intervenendo sia sulle modalità di accesso al lavoro, sia valorizzando esperienze lavorative già avviate».

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