lavori pubblici

Arrivano dal Cipe i fondi per la Cittadella

Via libera ai 26 milioni che serviranno a completare gli edifici giudiziari nel centro di Salerno

SALERNO. Il Cipe ha dato il via libera ai fondi per 26 milioni di euro per il completamento definitivo della cittadella giudiziaria di Salerno. Lo rende nota la Regione Campania riferendo che la decisione del Comitato interministeriale per la programmazione economica è stata accolta con «grande soddisfazione» del presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

«L’assegnazione definitiva dei fondi – commenta De Luca – consentirà il completamento integrale dei tre lotti residui e ci permetterà di far entrare in funzione a pieno regime un’opera di grande importanza per l’attività giudiziaria a Salerno e in tutta la Campania, anche in considerazione delle recenti modifiche nell’organizzazione degli uffici e dei distretti giudiziari».

Era il febbraio del 2014 quando l’allora sindaco De Luca poté annunciare, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che il progetto per l’ultimazione dell’opera sarebbe stato portato pochi giorni all’esame del Comitato e che non si prefiguravano ostacoli alla sua approvazione. Da allora, però, non era mai arrivato il via libera all’erogazione materiale dei fondi, giunto soltanto ieri.

«Nella Cittadella Giudiziaria – aggiunge il “governatore” – gli addetti ai lavori e i cittadini potranno usufruire di spazi e servizi adeguati per lo svolgimento di ogni attività civile, penale e amministrativa in piena sicurezza ed efficienza. Aumentano i presidi per la legalità e l’affermazione del diritto con un’opera di alta qualità urbanistica firmata da David Chipperfield, uno dei principali architetti contemporanei».

Non sarà necessario attendere i tempi dell’appalto: in attesa del provvedimento del Cipe, la gara è già stata aggiudicata a giugno in via provvisoria all’impresa Passarelli, la stessa che sta realizzando la stazione marittima. I lavori consistono nel completamento degli edifici D, E, ed F, oltre che dei sottostanti archivi, localizzati al livello -1. Di tali edifici al momento esistono solo le strutture in cemento armato, le coperture, i tamponamenti esterni e le centrali tecnologiche. Tutto il resto è da fare, così come da realizzare è anche un nido d’infanzia che dovrebbe sorgere all’interno dell'edificio D e ospitare trenta bimbi fino a tre anni. Il tempo dei lavori è stato calcolato in quindici mesi.