Arrivano altri profughi, 45 sono a Campagna

Il Comune li ha ospitati nel centro di Madonna di Avigliano. Gli altri sono giá andati a Napoli

Sicignano degli Alburni. Nuovi arrivi di profughi nel Sele e negli Alburni. Tutti trasferiti dal campo di accoglienza di Manduria in provincia di Brindisi a quello di Sicignano degli Alburni e a Campagna. I cento giovani tunisini sono giunti nella tardi mattina di ieri.
E su disposizione della Prefettura sono stati trasferiti presso i due centri di accoglienza salernitani.

Arrivati a bordo di tre pullman scortati dalla polizia, in 53 sono stati ospitati nel centro di accoglienza della Cmc (struttura realizzata dall’Anas per i lavori dell’A3 e lo scorso anno utilizzata per accogliere numerosi sfollati dal campo di San Nicola Varco di Eboli), ubicata in localitá Galdo, nel comune di Sicignano degli Alburni, e 45 invece in localitá Madonna di Avigliano a Campagna. Ad accoglierli il sindaco del centro alburnino, Alfonso Amato, insieme ai volontari, al direttore della Caritas di Salerno e al segretario provinciale della Cgil, Anselmo Botte.

Stessa situazione anche nel centro della Piana dove il sindaco Biagio Luongo ha mobilitato i volontari. I circa cento profughi tunisini erano tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato dallo stato Italiano che permette loro di circolare per sei mesi in tutto il territorio della Comunitá Europea. I 53 di Sicignano hanno chiesto di essere trasferiti presso le stazioni ferroviarie di Napoli e di Salerno, in quando era loro intenzione raggiungere i propri familiari in centri del nord e chi in Francia. Nella stessa serata di ieri, a bordo di un pullman, hanno così lasciato il centro degli Alburni.

Diversa la situazione dei tunisini giunti a Campagna, rimasti al momento nella struttura di Madonna di Avigliano, dove resteranno qualche giorno per poi lasciare definitivamente il centro di accoglienza, anche loro direzione centri del Nord alla ricerca di lavoro. Un via vai di stranieri dalla Puglia al Salernitano che il segretario provinciale della Cgil, Anselmo Botte, critica pesantemente: «E’ una vera e propria farsa quella che si sta vivendo per la situazione profughi. Si stanno spendendo in modo smisurato sia forze che energie economiche, si stanno portando a spasso i profughi per il Mezzogiorno da un campo di accoglienza all'altro. In questo modo non si fa altro che creare problemi ai piccoli centri interessati ad accoglierli, visto che una volta trasferiti nella nuova collocazione loro stessi decidono dopo poche ore di voler lasciare l’accampamento per raggiungere i propri cari al Nord o per recarsi in Francia. Sono immigrati regolari e non possono essere trattenuti - dice Botte - basterebbe lasciarli liberi, senza costringerli a trasferimenti assurdi. E’ un fallimento del governo, che non riesce ad affrontare al meglio la situazione dei profughi, che invece andava gestita d’accordo con la Comunitá Europea, evitando le tensioni con la Francia».

Sergio Macellaro


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