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Arriva in aula il bilancio di previsione triennale

Tempi di bilancio a Palazzo di Città. Oggi alle 17 ritorna il Consiglio comunale. All’ordine del giorno, ci sono il programma triennale delle opere pubbliche e, soprattutto, il bilancio di previsione...

Tempi di bilancio a Palazzo di Città. Oggi alle 17 ritorna il Consiglio comunale. All’ordine del giorno, ci sono il programma triennale delle opere pubbliche e, soprattutto, il bilancio di previsione triennale. Un documento delicato, che rappresenta un importante banco di prova per l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese. Ammontano a quasi 20 milioni di euro i debiti da ripianare tra il 2017 e il 2019, con un disavanzo di amministrazione di oltre 4 milioni per il 2017, più di 10 milioni per il 2018 e ben 5,3 milioni per il 2019.
Il disavanzo applicato all’interno degli schemi di bilancio, già approvati dalla giunta, aumenta rispetto alla quota dell’esercizio del 2016. «Una previsione assolutamente positiva, che costituisce una misura tesa al risanamento dei conti dell’Ente», dicono da Palazzo di Città. Un disavanzo al quale l’amministrazione, guidata dalla sindaca Francese e coordinata dall’assessore Maria Catarozzo, proverà a tener testa proprio con i proventi delle alienazioni degli immobili, previste nel piano di dismissione del patrimonio comunale per il triennio 2017-2019. «Si tratta della quota di disavanzo degli anni precedenti che viene applicata al bilancio di previsione futuro che limita la spesa corrente nel 2017 a vantaggio del risanamento dei conti dell’Ente», aggiunge l’amministrazione.
Nell’aria, tuttavia, aleggia ancora lo spettro del dissesto: l’amministrazione comunale deve rendicontare ogni cosa alla Corte dei Conti, visto che il Comune di Battipaglia è ancora sottoposto alla procedura del piano di riequilibrio finanziario pluriennale. E sul groppone ci sono carichi notevoli: a intimorire la Francese, in particolare, è il caso Iacp di via don Sturzo. Il Comune dovrà erogare un risarcimento milionario a beneficio di Enrica Campione che, tra il ’99 e il 2000, si vide espropriare i terreni.(c. l.)
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