Arriva da Castiglione per gestire il teatro di Sarno

SARNO. Chi pensava che la gestione del teatro di piazza Cinque Maggio non fosse appetibile è stato smentito dai fatti. Il bando pubblicato ad agosto non è andato deserto, ma, all’ultimo momento, è...

SARNO. Chi pensava che la gestione del teatro di piazza Cinque Maggio non fosse appetibile è stato smentito dai fatti.

Il bando pubblicato ad agosto non è andato deserto, ma, all’ultimo momento, è arrivata una offerta in busta chiusa. Al protocollo, la proposta risulta catalogata a nome di Grossi Roberta da Castiglione del Genovesi e grande attesa sta maturando per conoscere i dettagli.

Non ci sarà una gara, quindi, perché il partecipane è unico e, a meno di clamorosi errori nel seguire le regole dettate dal bando, la gestione sarà aggiudicata. La preoccupazione che la gara andasse deserta era notevole al punto che qualche forza politica, nell’occorso Rete Libera, aveva avanzato l’ipotesi di una fondazione per la gestione, composta dal pubblico e dal privato.

I costi di gestione, stimati in 250mila euro annui, verranno così caricati sul privato e questo costituirà anche un sospiro di sollievo per la redazione del prossimo bilancio preventivo, nel quale vi saranno meno risorse da reperire e l’aggiunta di 45mila euro almeno da incassare dal vincitore del bando.

Taglio del nastro garantito per il sindaco Mancusi, ma ora l’attenzione si sposterà sul rispetto del capitolato in quanto il gestore dovrà programmare per rientrare di almeno 400mila euro annui, ricorrendo a importanti nomi de teatro nazionale e film di prima visione. Sarà interessante capire come si sposerà l’esigenza di battere cassa con costi non esorbitanti di accesso, programmando anche attrattivo per il comprensorio. La gestione avrà una durata di nove anni. Intanto, però, resta da chiudere l’appalto sul piano burocratico, con i necessari collaudi, ritardati dalle condizioni economiche della ditta appaltatrice.

Il Comune, infatti, ha programmato l’utilizzo delle somme di corrispettivo finale per alleviare direttamente la posizione debitoria della società e mettere le carte a posto, accelerando l’iter burocratico.

Ora, naturalmente, si tratta di comprendere nello specifico non solo i dettagli dell’offerta, ma anche se rispondano ai requisiti previsti da un bando che tutti pensavano potesse andare mestamente deserto. Alla fine, invece, è andata diversamente.

(g. f.)

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