Arretrati ai dipendenti, salta il confronto

Accuse a Caldoro, Cinque se ne va. Squillante: «L’occupazione dei sindacati ci è costata 6mila euro»

Si è concluso con un nulla di fatto il tavolo di ieri pomeriggio alla Regione per il riconoscimento dei fondi contrattuali per il personale dell’Asl. Il segretario del sindacato autonomo Fsi ha contestato che fossero stati previsti due tavoli di trattativa, uno per Cgil, Cisl e Uil alle 15, un altro un’ora dopo con i sindacati autonomi. Sono volate parole grosse e da parte dell’esponente del sindacato Fsi delle accuse volgari al governatore Caldoro. Che hanno indotto il subcommissario alla Sanità Cinque a lasciare il tavolo di trattative. Dopo due ore di attesa, durante le quali i sindacati hanno valutato un’occupazione per protesta degli uffici regionali, l’incontro è stato aggiornato a venerdì. Ieri mattina il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante ha chiarito la sua posizione sui 14 milioni di fondi contrattuali, per il cui recupero i sindacati hanno occupato l’Asl per dieci giorni.

«La partita si gioca ora a livello regionale - ha detto Squillante - non può tornare a livello locale. Il 12 ho convocato le parti, spero di iniziare un percorso virtuoso che non sia solo su aspetti economici. Anche i sindacati si devono rendere conto della realtà, i fondi non ci sono e poi si tratta di fondi pubblici che non possiamo gestire a nostro piacimento». Sulla vicenda dell’occupazione dell’Asl, Squillante ha detto di aver dovuto spendere seimila euro in più per la vigilanza, oltre a dover ritinteggiare alcuni ambienti, e che «i risultati si sono ottenuti non per la protesta ma per il normale decorso dell’attività fatta anche con i sindacati». L’altra questione su cui Squillante ha voluto fare chiarezza è quella degli appalti per la pulizia e la sanificazione delle strutture dell’Asl, che sono partire il 6 febbraio con due nuove ditte, una per settore, la Dussmann per le pulizie e la Cns e Ariete per l’ausiliariato. Per l’appalto delle pulizia pende un ricorso davanti al Consiglio di Stato che si discute il 18. Su questo punto Squillante ha ribadito «che non si può tornare indietro, visto che l’appalto è già partito». «E’ stato garantito il posto di lavoro a tutti, mentre il servizio sarà sicuramente migliore» ha aggiunto. «Non si può conteggiare nel monte ore di lavoro anche lo straordinario, come chiedevano i lavoratori dei plessi di Nocera che hanno protestato» ha precisato.

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