IL RETROSCENA

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Il consorzio vira su Salerno dopo le interdittive alle ditte della Prefettura di Napoli

SALERNO -  Al consorzio ReseArch dell’imprenditore vesuviano Francesco Vorro si sentivano “perseguitati” dalla prefettura di Napoli che aveva emesso diverse interdittive antimafia a carico di aziende del suo gruppo. Da qui l’idea di trasferire la sede a Salerno, trasferimento avvenuto a settembre 2020 per decisione di Vorro, fondatore del consorzio che tra i suoi collaboratori aveva anche il bancario salernitano Umberto Inverso. La responsabilità tecnica di ReseArch dal 15 giugno del 2020 passò a Fabrizio Lisi, generale della guardia di Finanza, e la rappresentanza legale ad un altro generale delle fiamme gialle, pure lui in congedo. Tutto l’assetto societario sembrava tornato “pulito”. Ma la Prefettura di Napoli, tra giugno ad agosto del 2020, emise tre interdittive antimafia a carico di società legate alla ReseArch, una delle quali con legami con una persona ritenuta vicina alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi. 

(sdn)

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