Arresto cardiaco a 11 mesi Lo salvano in ambulanza

Era ricoverato al Santa Maria della Speranza di Battipaglia per una polmonite Il cuore si è fermato mentre lo stavano trasferendo al Gemelli di Roma

BATTIPAGLIA. E’ stato solo grazie al tempestivo intervento degli operatori dell’Humanitas, se un bimbo di 11 mesi è riuscito a scampare alla morte.

Il piccolo, nel pomeriggio di giovedì, era stato ricoverato all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. I genitori, residenti nella cittadina della piana del Sele, erano allarmati per la forte febbre del piccolo e avevano deciso di portarlo in ospedale. Giunto al pronto soccorso, i medici gli hanno diagnosticato una polmonite.

Nella giornata di venerdì le sue condizioni si sono aggravate, al punto tale da far decidere un suo trasferimento d’urgenza presso il policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma. Lì, infatti, avrebbe ricevuto tutte le cure del caso.

I sanitari hanno quindi contattato l’associazione Humanitas per predisporre il trasporto del neonato (sono infatti gli unici ad essere dotati di un’ambulanza per il trasporto neonatale). Alle 16.30 i volontati erano all’ospedale per prendere in consegna il piccolo e trasferirlo a Roma.

Durante il tragitto, però, le condizioni del bambino sono ulteriormente peggiorate al punto che il neonato è andato in arresto cardiaco. Gli operatori non si sono fatti prendere dal panico e hanno effettuato le pratiche rianimatorie richieste in questi casi per i bimbi così piccoli. In questo modo sono riusciti a salvarlo.

I volontari, scortati dalla polizia, hanno poi raggiunto in tempi record l’ospedale romano,. Infatti, sono arrivati impiegando meno di due ore. A Roma i medici appena si sono resi conto delle condizioni del bimbo, hanno deciso che fosse opportuno il ricovero in rianimazione.

Gli operatori, ormai affezionatisi al piccolo, nella giornata di ieri si sono anche informati sulle sue condizioni di salute. Il neonato sta meglio, i parametri vitali sono stabili e sembra essere fuori pericolo.

«Fortunatamente abbiamo mantenuto il sangue freddo - commenta Mirko Bove, uno degli uomini a bordo dell’ambulanza - Siamo sempre molto contenti quando riusciamo a salvare una vita, soprattutto quando si tratta di un bambino così piccolo».

Per i genitori si tratta di un vero e proprio miracolo. Il loro piccolo ha corso un grande rischio ma fortunatamente tutto è andato per il meglio.

Adesso bisogna aspettare il normale decorso per questo tipo di malattie. Non saranno tempi brevi, ma l’importante è che il bimbo adesso potrà ritornare a casa tra le braccia dei suoi cari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA