sant’egidio del monte albino

Arrestato con la droga È caccia ai fornitori

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. È caccia aperta agli organizzatori del “pacco” da un chilo di cocaina purissima transitato per la stazione di Salerno e intercettato dagli uomini del Gico della Guardia...

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. È caccia aperta agli organizzatori del “pacco” da un chilo di cocaina purissima transitato per la stazione di Salerno e intercettato dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza: dietro lo scambio, bloccato con i tre arresti di due donne, una spagnola e una cubana, insieme a un uomo di Sant’Egidio Monte Albino, quartiere San Lorenzo, ci sarebbe un ramificato traffico di stupefacenti. Per i tre coinvolti, con la sudamericana e l’uomo arrivati alla stazione per incontrarsi con la donna spagnola, è scattato l’arresto con l’accusa di traffico di stupefacenti, con l’episodio tipico del modus dei narcos della droga.

L’attività investigativa sotto copertura ha avuto il suo culmine nel blitz, con l’arresto in flagranza di reato e la reclusione immediata, in attesa dello svolgimento dei previsti interrogatori nell’udienza di convalida: il pm titolare della delicata indagine, Giancarlo Russo della Dda di Salerno, coordina il lavoro degli inquirenti, con il provvedimento in attesa di finire al vaglio del giudice dell’udienza di convalida, Pietro Indinnimeo.

Finora non sono emersi precedenti specifici a carico dei tre indagati, che non risultano attivi nel settore del passaggio di droga: sarebbero per questo solo pedine visibili in superficie di un sistema legato ad altri canali, ben più solidi e in grado di organizzare passaggi di stupefacenti affidando tutto a vettori parzialmente a conoscenza dell’organizzazione. Questo spiegherebbe l’estrema cura rispetto alla diffusione della notizia, che è passata sotto silenzio, emersa soltanto per un evidente pubblicità del provvedimento.

La decisione di entrare in azione, per i militari, rappresenta l’opzione estrema davanti a un congruo fatto di reato rispetto alla possibilità di risalire ai mandanti, che sono i veri obiettivi dell’inchiesta in corso. Un anno fa circa, alla stazione ferroviaria di Salerno si registrò un episodio analogo, senza però la presenza di pacchi: ai primi di febbraio 2016 fu arrestata per detenzione di sostanza stupefacente una quarantatreenne di nazionalità nigeriana controllata dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno, sorpresa con 13 ovuli di eroina del peso di 250 grammi addosso e altri tredici ovuli nello stomaco, ingeriti per sfuggire ai controlli e rilevati dall’analisi specifica effettuata all’ospedale “Ruggi” di Salerno, per altri 200 grammi circa di sostanze stupefacenti.(a. t. g.)

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