Arrestato Avallone, grossista di hashish

Nell’auto aveva 26 chili di stupefacente: il 33enne di Pastena è stato bloccato dalla polizia sull’A30 all’altezza di Nola

Non aspettavano che la droga arrivasse fino a Salerno, la andavano a prendere direttamente fuori regione, in Emilia Romagna più precisamente, dove si rifornivano di hashish prodotto in Nord Africa, tra il Marocco e la Tunisia. Quattro “grossisti” della droga salernitani, che non spacciavano al dettaglio ma consegnavano grossi quantitativi della sostanza stupefacente ad una fitta rete di pusher locali i quali a loro volta la smerciavano in città, sono stati bloccati sull’autostrada A30, all’altezza di Nola, dagli agenti della Squadra mobile diretti dal vice questore aggiunto Claudio De Salvo.

Ieri sono scattate le manette ai polsi di Aniello Avallone, 32enne di Pastena, più conosciuto con il soprannome di “mille lire”, condotto nel cercare di Fuorni, mentre è stato emesso un provvedimento di fermo per gli altri tre fornitori, tutti salernitani, suoi complici: Ugo Corsini, Emilio Ciaglia e Marco De Sio. Secondo gli investigatori coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Salerno diretta dal procuratore capo Franco Roberti - tutti e tre erano i destinatari del carico di droga. Il rifornimento natalizio sequestrato è di 26 chili di hashish, confezionati in 56 pacchetti, avvolti nel cellofan, da 500 grammi ciascuno. Il valore complessivo della droga sequestrata ammonta a circa 130mila euro.

È stata la foratura di una ruota della Fiat Panda - che trasportava il carico di hashish custodito in un borsone di colore verde nascosto nel portabagagli - a tradire Avallone arrestato prima che riuscisse a raggiungere Salerno, dove gli agenti avevano intenzione di bloccarlo insieme agli altri pusher. Tutti e tre, in pratica, viaggiavano in un’altra auto, cosiddetta “staffetta” in quanto precedeva quella a bordo della quale si trovava Avallone, in modo da segnalare l’eventuale presenza di forze di polizia durante il viaggio. «La droga era destinata ai giovani di Salerno - ha puntualizzato il questore Antonio De Iesu - abbiamo dato in duro colpo ad un’organizzazione criminale locale che stava diventando importante, colpendo il suo nucleo principale ma le indagini proseguono per risalire ad altre fonti di approvvigionamento». Gli uomini della “mobile” erano sulle loro tracce «dalla fine dell’estate», ha detto De Salvo, e l’ipotesi di reato loro attribuita è di «associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti».Partiti lunedì scorso, sono stati seguiti, pedinati e sono stati utilizzati sofisticati strumenti di intercettazione per risalire ai loro spostamenti. Oggi dovrebbe tenersi l’udienza di convalida per tutti e 4.

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