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Armi e munizioni nascoste in casa Rischia il processo

MERCATO SAN SEVERINO. Rischia il processo con rito immediato il cinquantenne Antonio Donniacuo, originario di Salerno e residente nella Valle dell’Irno, noto alle forze dell’ordine e attualmente...

MERCATO SAN SEVERINO. Rischia il processo con rito immediato il cinquantenne Antonio Donniacuo, originario di Salerno e residente nella Valle dell’Irno, noto alle forze dell’ordine e attualmente detenuto agli arresti domiciliari per l’accusa di detenzione illecita di arma e munizioni. È stato sorpreso grazie a un’intercettazione telefonica e a una contestuale perquisizione domiciliare, con l’arresto eseguito in flagranza di reato.
Donniacuo era in possesso di una pistola calibro 9x17, arma corta clandestina, alterata da lui stesso modificandone la canna e privandola di segni identificativi: l’arma era stata messa in vendita, come accertato dalle ricostruzioni degli investigatori, con l’episodio incriminato riferito al 22 novembre del 2017, momento della transazione “transitata” sulle linee telefoniche. Ancora, il cinquantenne venne trovato in possesso di un caricatore vuoto, Pb calibro 9 short, di colore grigio metallizzato con fondello nero, saltato fuori nella perquisizione di riscontro eseguita a giugno scorso. In particolare, dalle attività di ricerca nel domicilio dell’indagato, saltarono fuori anche una cartuccia 357 magnum con bossolo e palla, una cartuccia 9x21 completa di bossolo e palla e un’altra cartuccia calibro 12 marca Fiocchi di colore blu.
L’intero materiale rinvenuto, tutto a corredo di un’arma non rinvenuta, che però era il cuore dell’accusa con le trattative contestate partendo dalle parole scambiate via telefono che individuavano “il ferro” da piazzare. Al termine della fase conclusiva dell’indagine il sostituto procuratore Angelo Rubano, titolare del relativo fascicolo, ha chiesto il processo con le modalità del rito immediato, ritenendo evidente la prova raccolta a carico del soggetto, con il successivo passaggio affidato al Gip per la valutazione del quadro investigativo per il “salto” dell’udienza preliminare. L’arma, intanto, è stata “seguita” lungo il suo percorso, con segreto istruttorio rispetto a quanto emerso, in attesa di ulteriori sviluppi affidati al prosieguo d’inchiesta.
Alfonso T. Guerritore
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