Arisa batte tutti. E Fazio fa autocritica

Sul primo premio d’accordo giuria e televoto. Fa riflettere il calo degli ascolti

SANREMO. Fabio Fazio non vuole sentir parlare di flop: «Ma quale catastrofe, si è trattato di un ascolto inferiore rispetto all’anno scorso che ha tanti perché». Il dato però è “oggettivo”, e lo riconosce anche il direttore di RaiUno Giancarlo Leone: con una media di ascolto per le cinque serate pari a 8,7 milioni di persone e il 39,3% di share, in un anno il Festival ha perso un patrimonio di tre milioni 173 mila spettatori (7,9%). Lo scorso anno la media era stata di 11,9 milioni, lo share del 47,2%. Il giorno dopo la vittoria di Arisa con “Controvento”, a Sanremo il caos diventa calma piatta, all’Ariston l’insegna per lo speciale “Domenica in” sostituisce “64° Festival della canzone italiana” e il confronto con i numeri rende inevitabile l’autocritica per dare un senso alla fuga di un pubblico che si assottiglia mentre l’attenzione dei giovani si concentra sul web. «Per me è stata una esperienza esaltante, ma penso sinceramente che l’anno scorso fossimo più simpatici, che ci fosse più empatia con il pubblico: è mancato l’effetto sorpresa con in più l’aggravante che ci siamo rifatti a noi stessi» ammette Fazio. È stata punita l’incapacità di cambiare, di proporre formule nuove, prende atto Luciana Littizzetto: «Non abbiamo cambiato e i pregi dell’anno scorso sono diventati difetti. Forse potevamo rinnovare di più la formula. Ora vorrei prendere una pausa, ma non lascerò Fabio». Neppure Leone però vuole parlare di crollo: «Il mio bilancio è positivo, stiamo sempre parlando di un programma che fa una media di ascolti di quasi il 40% che sale al 43% nella finale. Ci sono ospiti che mi hanno galvanizzato, continuerò a lavorare sulla qualità» sottolinea. Con un invito a Fazio a fare il terzo tentativo: «Il festival lo rifarei anche dieci anni di seguito, se mi viene un’idea perché no?» replica il conduttore che si è preso un mese di tempo per sciogliere la riserva. In alternativa, la guida del Festival potrebbe passare a Carlo Conti. «Ma io riparto da Fazio» ripete Leone, lanciando un messaggio anche a Pif, unico elemento di novità con il suo pre-festival: «Resta con noi, RaiUno è una rete che si sta aprendo al nuovo e non ha paura di osare».

Dopo gli ascolti fiacchi delle serate precedenti, la finale riporta comunque a Sanremo oltre un milione di spettatori, con 10,4 milioni nella prima parte, 7 milioni nella seconda e una media di 9,3 milioni (43,5% di share). A fare impennare gli ascolti sono il monologo di Maurizio Crozza e la proclamazione dei vincitori. Arisa batte tutti, mettendo d’accordo il televoto e la giuria di qualità. (m.r.t) (c.l.)

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