Arechi multiservice Salta l’approvazione del rendiconto 2016

L’assemblea dei soci di Arechi multiservice non è riuscita ad approvare il rendiconto 2016. Ieri, al termine della riunione tenutasi nel primo pomeriggio, non si è trovato l’accordo su alcune poste...

L’assemblea dei soci di Arechi multiservice non è riuscita ad approvare il rendiconto 2016. Ieri, al termine della riunione tenutasi nel primo pomeriggio, non si è trovato l’accordo su alcune poste in bilanci. Per la società, infatti, il rendiconto si dovrebbe chiudere con un leggerissimo attivo, secondo i rappresentanti della Provincia ci sarebbe un disallineamento tra le partite per cui, addirittura, il bilancio sarebbe in perdita. A cercare di trovare la quadra sarà, a questo punto, il nuovo amministratore unico che l’assemblea ha nominato sempre nella riunione di ieri. Al posto di Donato Pica, nominato ad ottobre del 2015, c’è adesso Alfonso Tono, commercialista e già presidente del collegio sindacale. Data, quindi, la situazione delicata si è deciso di optare sulla figura di un tecnico per attraversare questo delicato momento. In contemporanea è stato nominato anche il nuovo presidente del collegio sindacale, scelto nella figura di Vincenzo Bennet, già candidato sindaco per il Pd al comune di Mercato San Severino. Le notizie giunte dall’assemblea non lasciano certo tranquilli i lavoratori. È noto, infatti, che per procedere al piano di ricapitalizzazione la Provincia aveva chiesto che venisse preliminarmente approvato il rendiconto 2016. A questo punto, quindi, è tutto bloccato per l’ennesima volta. “«Ci hanno garantito che anche con il nuovo assetto non cambieranno gli impegni assunti – commenta Francesca D’Elia della Fiom Cgil – Tuttavia siamo preoccupatissimi per quanto accaduto in quanto l’approvazione del rendiconto era un elemento dirimente per la ricapitalizzazione. Responsabilmente i lavoratori hanno deciso di non interrompere il servizio, ma questo non significa fermare la protesta». Ed infatti sono stati già proclamati due scioperi, uno per il 12 e l’altro per il 19 dicembre. Gli operai si fermeranno per quattro ore. Naturalmente, se nel frattempo si arriverà all’approvazione del rendiconto lo sciopero sarà ritirato. Tanto più che i lavoratori non hanno ancora avuto una parte dello stipendio di ottobre. La Provincia ha annunciato che presto saranno accreditati altri 150mila euro, ma verranno subito pignorati come accaduto in precedenti occasioni. (a.c.)
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