IL CASO

Arechi multi service, destino in bilico 

Giovedì si riunisce il Consiglio per il predissesto

SALERNO. Sono giorni cruciali per capire quale sarà il destino dell’Arechi multi service, la partecipata della Provincia che si occupa di manutenzioni e che da tempo è sotto gli occhi dei riflettori a causa della sua condizione economica. Il rischio è quello del fallimento. Ieri, però, è stata una giornata cruciale. I rappresentanti sindacali e i lavoratori prima hanno tenuto un incontro in Prefettura e poi un incontro presso la Provincia. In mattinata, infatti, non si era riusciti a concludere nulla anche perché i rappresentanti di Palazzo Sant’Agostino non erano presenti, quindi dalla stessa Provincia è arrivata la richiesta per una nuova riunione nel primo pomeriggio anche per evitare che i lavoratori, così come annunciato, potessero protestare durante la manifestazione indetta al Mediterranea con Ettore Rosato. Dopo diversi tentennamenti i rappresentanti sindacali hanno deciso di partecipare. Erano presenti il direttore generale Bruno Di Nesta, il consigliere con delega alle società partecipate Michele Strianese e il segretario provinciale del Pd Vincenzo Luciano.
Alla delegazione presente è stato spiegato che due saranno i momenti fondamentali per capire il destino dell’Arechi multi service. Il primo sarà quello del 23 novembre, quando dovrebbe riunirsi il Consiglio provinciale per dichiarare il predissesto dell’Ente. Il secondo momento, ancora più cruciale, sarà quello del 29, quando si dovrà riunire l’assemblea dei soci dell’Arechi per approvare il piano di risanamento e nominare l’amministratore unico, dato che per legge non può esserci più un Consiglio d’amministrazione. Con molta probabilità il nuovo dirigente non sarà Donato Pica attuale presidente del Cda. Tuttavia, all’incontro non è stato fatto il nome del possibile sostituto.

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