Area Pip, il Comune avvia un piano per il rilancio

A Capaccio si corre ai ripari dopo i mancati insediamenti nella zona industriale Prevista la riduzione del costo per i lotti e l’abolizione della fideiussione

CAPACCIO. Ridurre il costo dei lotti nell’area industriale destinati agli insediamenti produttivi in località Sabatella. È questo il progetto a cui sta lavorando la giunta comunale presieduta dal sindaco Italo Voza. L’obiettivo è rendere più “appetibili” le aree rispetto ad altri comuni del comprensorio i cui costi sono più bassi, tanto da attirare molto più l’interesse degli imprenditori pure intenzionati a investire a Capaccio. Attualmente, il costo è di 65 euro al metro quadrato, compresi gli oneri di urbanizzazione.

«La giunta sta studiando un modo per abbassare i costi di acquisto dei lotti – conferma il vicesindaco Nicola Ragni – Stiamo pensando di abolire i lavori di urbanizzazione, in particolare la realizzazione di recinzioni, ringhiere e pitturazione, che sono a carico del Comune e che incidono sul costo finale del lotto. Vogliamo fare in modo che gli imprenditori che intendano aprire o delocalizzare la propria attività, restino e investano sul nostro territorio anziché trasferirsi in altri comuni limitrofi».

Il Comune, per le opere di urbanizzazione, ha ottenuto un finanziamento di sei milioni di euro (costruzione delle opere del primo lotto) e ha approvato un progetto esecutivo immediatamente cantierabile di 28 milioni di euro. Le risorse consentiranno di completare tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria: dalla costruzione e riqualificazione delle strade alla pubblica illuminazione, dall’acquisizione di aree e pertinenti indennizzi agli allacciamenti ai pubblici servizi. Appena il progetto sarà finanziato, partiranno anche le opere.

L’amministrazione comunale, di recente, ha anche approvato un nuovo regolamento per la cessione delle aree destinate a insediamenti di attività produttive. Tre le sostanziali novità: ok alla variante al Prg con la quale si stabilisce un’altezza massima per gli opifici di 10 metri invece dei 7 previsti inizialmente; abolizione della polizza fideiussoria, sostituita da un atto unilaterale d’impegno di durata illimitata che il titolare dell’insediamento dovrà consegnare al Comune dopo averlo registrato all’Ufficio del Registro di Agropoli; introduzione della gestione parziale e provvisoria di una parte dell’area Pip per i singoli insediati, che dovranno occuparsi della cura di marciapiedi e aree verdi intorno ai loro lotti finquando non si costituirà il comitato di gestione (ossia quando si sarà insediato almeno il 70% dei lotti privati) a cui poi passerà il compito, al fine di non vanificare il lavoro fatto per le opere di urbanizzazione primaria, esponendole all’abbandono. Sono 62 i lotti disponibili. «La polizza fideiussoria rappresentava una limitazione per gli imprenditori – afferma il sindaco Voza – Un aspetto, questo, che ha gravato non poco sulle loro intenzioni di investire nell’area Pip».

Angela Sabetta

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