Area industriale: chiusa la rete fognaria

Ordinanza del sindaco in attesa dei dati dell’Arpac sulla presenza di eventuali scarichi illegali nel canale della zona

Imposizione agli opifici di chiudere il condotto di collegamento con la rete fognaria interna all’area industriale e controlli tempestivi delle acque lungo il canale di Fosso Imperatore. Continua serrata l’attenzione dell’amministrazione guidata dal sindaco Manlio Torquato sulle diverse vicissitudini di natura ambientale del territorio nocerino. Già ad inizio settembre c’era stata un’ordinanza sindacale che vietava di utilizzare l’acqua del canale, al fine di evitare problemi igienico-sanitari.

Tutto è iniziato quando lo scorso 22 luglio era stato richiesto alla polizia provinciale del Consorzio di Bonifica di effettuare sopralluoghi tesi ad accertare eventuali violazioni in merito alla presenza di scarichi, potenzialmente inquinanti, lungo il canale di Fosso Imperatore. Il 3 agosto, veniva sollecitato anche il Genio civile, su eventuali attività intraprese in merito alla questione, mentre alla fine dello stesso mese veniva effettuata un’ulteriore verifica di scarichi abusivi sulla sponda sinistra del canale nocerino. Sono stati programmati anche altri sopralluoghi, da parte del comando di polizia e degli uffici tecnici, con prelievo di campioni di acque reflue per il riscontro analitico da parte di una ditta, in attesa delle determinazioni di competenza da parte dell’Arpac di Salerno. Ad effettuare per conto di Palazzo di Città le analisi, il laboratorio di indagini e ricerche ambientali “Tortora Vittorio”, dai quali sono stati riscontrati valori difformi rispetto alle norme.

Così una nuova ordinanza del primo cittadino impone ai titolari degli opifici della zona industriale di Fosso Imperatore di chiudere il condotto di collegamento con la rete fognaria interna, in modo da non far convogliare le acque reflue degli opifici nell’impianto della fogna. Infatti le acque reflue degli impianti industriali, previa depurazione, sono immesse nella rete fognaria interna all’area industriale con recapito finale nell’omonimo canale. La chiusura rimarrà in vigore fin quando non verranno consegnate al Suap-Ufficio autorizzazioni e vigilanza sanitaria le analisi qualitative effettuate a monte e a valle del proprio impianto di depurazione interno. Le analisi dell’Arpac dovrebbero essere pronte nel giro di un mese.

L’opera di Torquato si inserisce nell’ambito dei progetti di attenzione all’ambiente, come anche le osservazioni sulla realizzazione delle vasche di laminazione da parte della Casa comunale, nelle quali il sindaco aveva chiesto all’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Arcadis) rassicurazioni sull’estensione delle vasche di laminazione in località Casarzano, sull’inquinamento delle acque della Solofrana, sulla manutenzione delle vasche e sull’adeguamento del torrente Caviola.

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