angri

Area ex Mcm, le perplessità del consigliere Scoppa

ANGRI. Non sono mancati i contrasti tra amministrazione comunale, residenti e commercianti, nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal governo cittadino, per discutere della questione spinosa...

ANGRI. Non sono mancati i contrasti tra amministrazione comunale, residenti e commercianti, nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal governo cittadino, per discutere della questione spinosa che riguarda i parcheggi, in particolare dei problemi sorti in seguito alla chiusura dell’area ex Mcm. L’incontro ha lasciato l’amaro in bocca a molti commercianti e ha destato non poche perplessità anche tra esponenti della maggioranza stessa. Tant’è vero che all’indomani dell’incontro il consigliere di maggioranza Alfonso Scoppa così ha commentato: «È necessario che io dica la mia a proposito dell’incontro tra amministrazione, cittadini e commercianti, al fine di non essere considerato uomo e consigliere comunale senza dignità e senza capacità di discernimento, soprattutto dai commercianti con cui mi sono confrontato in nome e per conto dell’amministrazione».

La questione continua, dunque, a tenere banco. «Sono stato delegato dal sindaco – prosegue Scoppa - ad occuparmi dell’intera faccenda. Verificate tutte le problematiche di natura amministrativa legate all’utilizzo dell’area come “area di sosta”, dunque consultando scrupolosamente le direttive dell’uoc urbanistica e territorio, ho trovato (l’amministrazione tutta, in verità, essendo io un semplice delegato) la soluzione mediana al problema. Mediana perché richiedeva comunque un atto di responsabilità da parte dell’amministrazione, essendo incombenti problemi legati alla destinazione d’uso dell’area, soprattutto scavalcando le lentezze burocratiche propinate da alcune opposizioni consiliari».

E ancora: «Durante il consiglio comunale dello scorso 7 marzo, dunque pubblicamente, ho anticipato che l’amministrazione, essendosi solertemente interessata al problema, aveva trovato una possibile soluzione, avrebbe cioè autorizzato un’associazione senza fini di lucro, sottoscrittrice di un accordo con la proprietà, alla gestione dell’area. I commercianti avrebbero dovuto costituire tra loro l’associazione di strada ad hoc per la gestione dei servizi comuni fruibili, inclusa l’area di sosta. Lo stesso ragionamento è stato praticato dalla Pro loco (anch’essa associazione senza scopo di lucro), ma non mi sono noti i motivi che hanno determinato un’inversione di rotta nella posizione dell’amministrazione comunale».

Maria Paola Iovino

©RIPRODUZIONE RISERVATA