Apre Elpis, ogni giorno cento pasti a un euro

In via Fresa il ristorante sociale creato dall’Abbraccio onlus. Ieri il taglio del nastro col ministro Poletti

“Questo sono io, e queste sono tre persone a cui darò il mio aiuto ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole, perciò io la faccio per loro... e loro la faranno per altre”. Si viene accolti così, da una frase tratta dal film “Un sogno per domani” di Mimi Leder ispirato al libro “La formula del cuore” di Catherine Ryan Hyde, nel refettorio dell’Elpis, il ristorante sociale creato dall’Abbraccio onlus e inaugurato ufficialmente ieri pomeriggio nei locali dell’ex scuola elementare in via Fresa, 1, in zona San Leonardo. A prendere parte alla cerimonia del taglio del nastro, insieme al sindaco Vincenzo Napoli e all’assessore comunale alle Politiche sociali Nino Savastano, anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti che ha così commentato l’iniziativa: «Un’idea molto bella, da applaudire e da sostenere, perché abbiamo un grande bisogno di solidarietà e di gesti concreti che aiutino chi ha più bisogno. Poi ovviamente dobbiamo fare in modo che le istituzioni facciano la propria parte ma sempre con la collaborazioni di queste realtà preziose».

Pensionati, esodati, separati, giovani, purtroppo tanti, immigrati già da due mesi sono ospiti fissi del ristorante sociale che ha come obiettivo quello di stare vicino a chi sta attraversando un momento di difficoltà, non solo economica, ed è alla ricerca di un luogo dove sentirsi a casa.

«Abbiamo preso il bello che la città offre, dalle istituzioni agli sponsor, passando per i volontari e le associazioni e abbiamo fatto non un miracolo ma un gesto in risposta alle richieste sempre più insistenti che provenivano dalla città attraversata più di quanto si immagini dalle nuove povertà», così Matteo Marzano, presidente dell’Abbraccio onlus ha raccontato la genesi del punto ristoro che è aperto tutti i giorni dalle 12.30 alle 15.30. Per accedere al ristorante sociale occorre richiedere l’adesione al servizio rivolgendosi allo sportello attivato dall’associazione dove chiunque potrà spiegare la propria situazione. Verrà così emessa una tessera individuale che darà accesso al pranzo al costo di un euro per un periodo di tre mesi. Per i minori fino a 16 anni il pasto è gratuito. Potranno inoltre accedere persone segnalate dai Servizi sociali del Comune o da parrocchie e associazioni. Ma Elpis non è solo una sorta di mensa ma un vero e proprio “pronto soccorso sociale”, almeno questa è l’ambizione dell’associazione che lo ha promosso che ha intenzione di mettere a disposizione gli spazi in via Fresa anche per eventi privati attraverso il servizio di catering sociale dedicato a chi non ha la possibilità di festeggiare i propri eventi importanti con i propri mezzi. Chi lo desidera potrà contribuire alla buona riuscita di queste feste speciali lasciando un’offerta libera che costituirà una sorta di “pasto sospeso”.

Un grande aiuto affinchè il ristorante sociale Elpis aprisse i battenti lo ha dato la chiesa valdese che con il suo importante contributo economico ha consentito che la onlus l’Abbraccio riuscisse ad acquistare le cucine necessarie per perseguire il suo obiettivo. Poi c’è stata una gara di solidarietà tra gli imprenditori locali che hanno partecipato e continuano a partecipare al riempimento della dispensa.

«Non abbiamo la forza nè la voglia di offrire un servizio assistenziale che altri possono garantire meglio di noi perché rimboccandoci le maniche vogliamo impegnarci per consentire alle persone di riconquistarsi l’autonomia, consapevoli che se così non fosse saremmo tutti più poveri. Per far questo – ha rimarcato il presidente della onlus – non solo daremo spazio all’ascolto delle preoccupazioni, delle delusioni, delle sconfitte ma ci impegneremo anche a creare condizioni di agio educandoci a dare una direzione positiva alle scelte quotidiane».

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