Approvato il piano Stop alle speculazioni Salva l’agricoltura

Sarà possibile intervenire solo sul recupero dell’esistente Disciplina specifica per i sottotetti e l’area industriale

Un Piano urbanistico comunale che tiene conto dell’ambiente e blocca la cementificazione selvaggia: è questa la lettura che l’amministrazione del sindaco Manlio Torquato ha dato allo strumento urbanistico approvato ieri in consiglio comunale. Diciassette i voti favorevoli conteggiati dal presidente Guido Tafuro: i consiglieri di maggioranza, più Pio Vecchione. Tre i no: Antonio Iannello, Enrico Espositoe Giuseppe Grassi. Si è astenuto Antonio Cuomo. In aula si è visto anche un folto pubblico, composto in particolare da addetti ai lavori. La salvaguardia delle aree agricole e le concessioni vincolate al solo recupero dell’esistente, direttrici su cui si sviluppa il Piano urbanistico comunale, impediscono di fatto la realizzazione di nuove strutture nelle aree libere e non compromesse.

«Nuove zone di espansione – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Ciro Amato – non sono previste. L’ex novo è limitato alle zone già trasformate, si può abbattere e ricostruire; nella zona agricola potrà realizzare solo l’imprenditore agricolo». Basta, dunque, con le speculazioni edilizie. Ma non si parli di conservazione museale: «Il Piano – ha aggiunto Amato – disciplina per il prossimo decennio una serie di possibilità, dalla riqualificazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutta l’edilizia esistente nelle zone degradate all’interno del centro abitato. A determinate condizioni sono possibili ampliamenti nel caso di edilizia meno recente e non del tutto idonea a usi residenziali». Il piano operativo si concentra su due quartieri in particolare: Grotti e il rione Amicizia a Piedimonte. «In queste zone si potranno prevedere premialità, quale l’incremento della superficie utile fino al 30%». Attenzione alla mobilità, sia veicolare che ciclo-pedonale: «Contempliamo un nuovo asse stradale tra via Santa Croce e Codola – ha detto l’assessore –, riutilizzando la vecchia strada ferrata. Ci sono poi due percorsi ciclo-pedonali: via Napoli – piazza De Santi; castello Fienga – percorso della salute». Previsto l’ampliamento della zona industriale di Fosso Imperatore per altri 150 mila metri quadri: «Sarà un’espansione equilibrata e calibrata sulle reali richieste che perverranno».

In questo caso vanno adeguate le fognature, che al momento non hanno un collettore dove recapitare. Stessa cosa avviene in centro, con quattordici scarichi nel fiume. La normativa disciplina anche la realizzazione di sottotetti per uso termico e di servizio sulle coperture piane, e la conversione dei sottotetti per fini abitativi. «È stato un lavoro complesso – ha aggiunto Amato – portato avanti con lo spirito di dotare la città di un sistema di regole che possano migliorare le condizioni generali della comunità».

Ha parlato di svolta storica il sindaco Manlio Torquato: «Quarant’anni di attesa su un territorio profondamente conurbato e compromesso. Abbiamo inteso tutelare le zone più compromesse di questo territorio, le aree agricole e il verde pubblico e privato. Con un’attenzione particolare alla tutela ambientale e al recupero del centro storico». Critiche dall’opposizione. Antonio Iannello ha parlato, invece, di strumento «farraginoso e inutile per la città».

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